SEMEIOTICA E CLINICA DELL’ASMA BRONCHIALE

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Respiro sibilante, dispnea, espirazione prolungata (EP) all’ascoltazione dei polmoni, tosse stizzosa, sensazione di costrizione toracica. La sintomatologia varia nel tempo per intensità e durata. Nell’asma bronchiale vi è una limitazione al flusso espiratorio reversibile ed infiammazione cronica delle vie aeree. Broncocostrizione, edema della mucosa bronchiale, ipersecrezione mucosa, rimodellamento delle vie aeree: questi sono i fattori che determinano la limitazione al flusso espiratorio.

Interrogatorio anamnestico.

L’asma è di tipo allergico (esordisce nell’infanzia; è accompagnato da una storia personale e/o familiare di altre malattie allergiche come la rinite allergica, la rinite allergica, l’eczema, allergie alimentari o farmacologiche?
L’asma non ha una base allergica, insorge pertanto in età adulta?
Vi è una persistente ostruzione, non reversibile spontaneamente, al flusso respiratorio (è dovuta al rimodellamento della parete delle vie aeree nell’asma che è presente da molto tempo)?
La sintomatologia asmatica è scatenata da determinati fattori (esercizio fisico, aria fredda o secca, esposizione ad allergeni inalati o irritanti ambientali)?

Dobbiamo distinguere l’asma T2 da quella non T2. Quest’ ultima è caratterizzata dalla prevalenza di flogosi neutrofila intensa o modesta.

L’asma T2 è invece caratterizzata da infiammazione eosinofila con sensibilizzazione allergica IgE – mediata e presenza di citochine (IL – 4; IL – 5; IL – 13) che sono responsabili sia delle flogosi che del rimodellamento delle vie aeree. Questo tipo di asma (T2) costituisce circa il 50% dei casi di asma grave. L’iperattività bronchiale a stimoli, sia specifici che aspecifici, la riduzione del flusso espiratorio (EP prolungata) e la flogosi cronica delle vie aeree sono alla base della fisiopatologia dell’asma. L’ostruzione delle vie aeree e generalmente episodica e reversibile, l’intensità varia da soggetto a soggetto, da lieve e senza alcuna limitazione per le attività del paziente a forme molto gravi, tali da mettere in pericolo la vita.

Lo stato di male asmatico è infatti una severa ostruzione che perdura per giorni o settimane. E’ severamente controindicato utilizzare un broncodilatatore (es salbutamolo) spray ripetuto di continuo in questa grave condizione morbosa.

L’asma grave è caratterizzata da infiammazione sia di pazienti allergici tipo 2 (T2) che non T2, ossia pazienti con anamnesi negativa per allergie: non reagiscono a testa cutanei e risultano negativi ai test di provocazione bronchiale con allergeni specifici. Questi pazienti non T2, in passato definiti come affetti da “ asma idiosincrasico”, molto spesso sviluppano broncospasmo dopo un’infezione delle alte vie respiratorie. In tutti gli asmatici la reattività delle vie aeree può essere incrementata da fattori legati allo stress emotivo.

Quali misure generali adottare?
Una dieta sana; ridurre il peso corporeo se in eccesso (l’asma associata ad obesità porta sovente allo stato di male asmatico); eliminare completamente il fumo (sia attivo che passivo); praticare una regolare attività fisica; sospendere farmaci che possono peggiorare l’asma; evitare esposizioni professionali dannose; stare ben lontani da allergeni domestici (polvere, muffe da umidità, peli di cani e gatti specie nella stanza da letto); evitare l’esposizione ad allergeni esterni (quando la concentrazione di pollini o muffe è assai elevata è bene chiudere porte e finestre, rimanendo all’interno); in condizioni ambientali non favorevoli (troppo freddo o caldo) è bene evitare attività fisica all’aperto; evitare ambienti inquinanti durante infezioni virali.

L’interrogatorio anamnestico è necessario anche per stabilire il livello sintomatologico dell’ asma:
1) Ha avuto una sintomatologia asmatica di giorno, più di due volte a settimana?

2) L’asma l’ha risvegliata di notte?

3) Ha avuto necessità di utilizzare un Beta – agonista (broncodilatatore) a breve durata d’azione, d’emergenza più di due volte a settimana?

4) Ha dovuto limitare l’attività quotidiana per gli episodi asmatici?. Se a queste 3 o 4 domande il paziente risponde affermativamente dobbiamo dedurre che non è affatto controllato terapeuticamente; lo è solo parzialmente se risponde affermativamente ad 1 – 2 di questi quesiti; è, infine, ben controllato se risponde negativamente a tutte e quattro le domande.

Quali esami strumentali ed analisi richiedere?

I test di funzionalità respiratoria, (spirometria), sebbene non siano diagnostici, sono però importanti per valutare la gravità dell’ostruzione delle vie aeree e per valutare nel tempo la risposta alla terapia farmacologica in condizioni sia acute che croniche.

L’esame emocromocitometrico può evidenziare un aumento degli eosinofili cosi come l’esame dell’escreato (la presenza di un numero cospicuo di granulociti neutrofili è indice di un infezione bronchiale).

L’emogasanalisi rivela un ‘ipossia durante l’attacco (in genere si associa un’ipocapnia). Rx del torace può evidenziarci infiltrati focali dovuti ad atalettasie a valle di via aeree occluse, broncopolmoniti o neoplasie quando vi siano sospetti a tal riguardo, iperinsufflazione polmonare.

P.S. Tachipnea, tachicardia, cianosi, utilizzo dei muscoli respiratori accessori, polso paradosso (indebolimento fino alla scomparsa del polso radiale durante l’inspirazione) sono tutti segni e sintomi di asma grave.

di Aldo Ercoli

Alzheimer
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