SEMEIOTICA DELLA MENINGITE BATTERICA ACUTA

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COME SOSPETTARE LA PATOLOGIA?
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COME SOSPETTARE LA PATOLOGIA?

tiroide
Dottor Professor
Aldo Ercoli

La meningite è una patologia caratterizzata dall’infiammazioni delle meningi, le membrane di rivestimento del cervello e del midollo spinale. Anche se può essere provocata da particolari farmaci o malattie, solitamente è causata da batteri o virus. La meningite batterica, anche se rara, è nella maggior parte dei casi molto grave tanto che, se non diagnosticata e curata prontamente, può avere una certa letalità.

Trattasi di un’infezione purulenta acuta che interessa lo spazio subaracnoideo e può portare ad alterazioni dello stato di coscienza, paralisi dei nervi cranici, convulsioni, ictus. Nella popolazione tra i 2 ed i 20 anni il meningococco (Neisseria meningitis), ospite frequente delle vie respiratorie, è responsabile del 60% dei casi.

Nei pazienti di età superiore a 20 anni è invece il pneumococco (Streptococco pneumoniae) il batterio predominante. Nei bambini molto piccoli, di età inferiore ad un anno, donne in gravidanza, pazienti di età superiore ai 60 anni e immunocompromessi l’eziologia è soprattutto a carico della Listeria monocitogenes.

Qual è il quadro clinico della meningite batterica?
Classica è la triade costituita da febbre, cefalea persistente e rigidità del collo anche se molto frequentemente il paziente accusa nausea, vomito, sonnolenza, avversione alla luce (fotofobia). Come sempre dopo l’anamnesi, mi avvalgo dei segni semeiologici. La rigidità del collo (rigidità nucale) è presente quando il collo appare resistente alla flessione. Ricordo poi il segno di Kernig (1982) che consiste nell’impossibilità di ottenere l’estensione completa della gamba sulla coscia quando il paziente è seduto, oppure, a paziente supino con anche e ginocchia piegate, il tentativo di estendere le gambe provoca dolori. Il segno di Brudzinski che si effettua a paziente supino: la flessione del collo comporta la contemporanea flessione spontanea degli arti inferiori (anche e ginocchio). Quest’ ultima manovra semeiologica mi è molto utile specie nei pazienti anziani nei quali la rigidità del collo è causato da cervicartrosi oppure da malattie degenerative del sistema nervoso centrale come il morbo di Parkinson.

Sia la presenza del segno di Brudzinski che la rigidità nucale provocate dalla meningite e non da altre cause. Nei bambini la patologia può essere accompagnata da un’infezione delle vie aeree superiori (rinofaringite, tracheite) o da un’otite media. Ha un decorso subdolo che peggiora progressivamente nel corso dieci giorni. Più raramente si assiste ad una forma acuta fulminante che si manifesta nel giro di poche ore. Nell’adulto il quadro è quello classico della triade con decorso, nella maggior parte dei casi, lentamente progressivo.

Talvolta la polmonite può precedere lo sviluppo dei sintomi e nel 40% dei pazienti sono presenti convulsioni. Occorre tenere presente che l’impiego contemporaneo di Fans ed antibiotici (impiegati per altre patologia) elimina la febbre. Persistono invece cefalea e rigidità nucale. Talvolta anche nel soggetto adulto, il quadro clinico può presentarsi con un inizio brusco, febbre alta, cefalea persistente e progressiva, tachicardia, paralisi dei movimenti oculari. Restano sempre positivi i segni di Kernig e Brudzinski.

Nella meningite dovuta al meningococco vi sono manifestazioni cutanee che iniziano con un rash cutaneo di tipo maculopapulare diffuso, eritematoso, simile all’esantema virale, successivamente le lesioni della pelle diventano di tipo petecchiale. Le petecchie si riscontrano soprattutto sul tronco ed arti inferiori ma anche a livello delle mucose orofaringee e congiuntivali. Una complicanza che dobbiamo prevedere negli adolescenti, soggetti adulti e anziani e l’aumento della pressione endocranica: provoca un’obnubilamento, uno stato soporoso che può arrivare sino al coma. Vi è una marcata alterazione dello stato di coscienza, con confusione mentale e presenza di papilledema (edema della papilla ottica da compressione).

Meno chiari, più sfocati, non specifici sono i sintomi e segni della meningite batterica nei neonati. La febbre associata a sonnolenza, inappetenza ed irritabilità sono i più frequenti. La presenza di un gonfiore della fontanella cranica ci da conferma del sospetto diagnostico. L’esame del liquor (rachicentesi), emocoltura, TC, RM, eseguiti tutti in Centri Ospedalieri garantiscono la patologia meningitica con conseguente specifica terapia antibiotica. Il compito del medico di base, di guardia medica, di pronto soccorso è quello di indirizzare in ospedale tutti quei malati di cui si ha un corretto sospetto diagnostico di meningite batterica.