Seconda edizione della mostra internazionale d’arte “L’anno che verrà”

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Dal tema “Rinascita”, il vernissage dell’evento sarà il giorno 11 dicembre 2021 alle ore 18:00 sul sito www.quiamagazine.it e sui principali social.

Nato durante il primo lockdown, il progetto “L’anno che verrà”, ora alla sua seconda edizione, è una mostra virtuale internazionale organizzata dalla Associazione Quia, con sede in Bolzano, Ladispoli e Cerveteri. Nonostante la partecipazione dal vivo sia indubbiamente il modo più prediletto per esporre le opere d’arte, nell’era della globalizzazione, della internazionalizzazione e della informatizzazione della comunicazione, l’evento virtuale è sicuramente un modello importante e diretto da proporre soprattutto per una mostra di livello internazionale come “L’anno che verrà”: sono infatti 48 gli artisti provenienti non solo da tutta Italia ma dagli altri paesi del mondo (USA, Venezuela, Svizzera, Taiwan, Filippine, Costa Rica, Perù, Argentina e India) che hanno partecipato a questa edizione dal tema “Rinascita”.

È innegabile dire che questi ultimi due anni non li dimenticheremo mai più, anni durante i quali la vita ci ha chiamati a una battaglia che la maggior parte di noi non avrebbe mai pensato di dover affrontare. L’attuale pandemia del Covid ha obbligato tutti a rivedere le proprie priorità, il proprio modo di vivere familiare, lavorativo e sociale e, come spesso succede per fenomeni di questa portata, da un lato è stata una tragedia amara, dall’altro una “rivoluzione”. È cambiato il concetto di spazio, di luogo, di vicinanza, di tempo, di contatto, di corporeità. Con questa immagine nel cuore, con questa nuova visione di vita, ci meritiamo ora di volgere lo sguardo verso il futuro, forse più consapevoli, forse più affamati di serenità, di magia, di sogno, di rinascita!

<<L’intento è quello di stabilire un legame che travalichi lo spazio e il tempo, e veicoli un messaggio diretto tra artista e osservatore>> spiega il dott. Moreno Stracci Presidente di A.C. Quia <<un momento di serenità e bellezza per tutti, ma soprattutto uno spunto per una riflessione profonda e vera su come immaginiamo il futuro prossimo, alla luce di questo nuovo modo di vivere e delle sfide che si potranno presentare>>. “Ogni opera d’arte è figlia del suo tempo e, spesso è madre dei nostri sentimenti. Analogamente, ogni periodo culturale esprime la sua arte che non si ripeterà mai più” e proprio sulla scia delle parole di Kandinskij, alla luce della potenza dei sentimenti che hanno mosso la mano degli artisti partecipanti, che questo evento assume maggiore spessore e carisma, come mezzo per esorcizzare le paure e dar voce e interpretare l’animo umano.

Un progetto di alto valore artistico, culturale e sociale, che è stato inserito nella diciassettesima giornata del contemporaneo promossa dalla AMACI Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Curatori dell’evento Moreno Stracci, storico e critico d’arte e linguista e Pamela Stracci esperta in beni culturali. Gli artisti protagonisti di questo evento sono Angela Anzalone, Giuseppe Bellucci, P Indu Rao, Alba Marchetti, Patrizia D’Andrea, Rita Cicciotto, Giuseppe Riefolo, Torres Noemi Càceras, Leonor Càceras, Francesca Girardello, Mariella Stirpe, Giovy Rocca, Doris Confortin, Alda Volpi, Emma Bitri, Sarina Chiarchiaro, Tina Nicolò, Lisel Cerna, Ramesh Chander Mahajan, Stefania Vena, Duilio Budson, Barbara Bergonzoni, Mahima Gupta, Fabiana Biasioli, Luisa Di Francesco, Elvira Gatti, Roberto Martini, Alessia Mazzoni, Tiziana Bardelloni, Saveria Neri, Maruja Panti, Giuseppina D’Andrea, Ornella Gramaglia, Francesco Navacchi, Franca De Vellis, Orlando Javier Pelichotti, Rita Gaetano, Virginia Azòcar, Beatrice Nicosia, Emily Shih e gli artisti del nostro comprensorio Carla Zironi, Elisa Azzena, Chiara Morelli, Aurora Morelli, Francesca Tarantino, Graziella Sanna, Christine Ames e Pamela Stracci.

Il vernissage dell’evento sarà il giorno 11 dicembre 2021 alle ore 18:00 sul sito www.quiamagazine.it e sui principali social. Lasciamo sbocciare il fiore della rinascita che è in noi, come una ninfea che emerge dall’abisso della vita ne “L’anno che verrà”.

Di Pamela Stracci