Scuola, l’asterisco sui documenti scolastici

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Siamo a Torino, al Liceo “Cavour”  dove sembra sia stato adottato sui documenti scolastici l’asterisco, come simbolo grafico di un genere neutro: student* al posto di studente o studentessa, ragazz* in luogo di ragazza o ragazzo. Il pretesto è la lotta alle discriminazioni, che però  – secondo la Onlus ProVita e Famiglia –  diventa una volta di più un cavallo di Troia per l’indottrinamento degli studenti con l’ideologia gender. «Dietro al segno grafico c’è il tentativo di annullare il maschile e il femminile, imponendo un’antropologia come minimo controversa e su cui certamente non vi è condivisione».

Cancellare le realtà biologiche significa appiattire la mente, la cultura e l’identità dei giovani, senza alcun fine che non sia puramente ideologico. Perché il rispetto delle differenze non può passare per l’eliminazione delle differenze stesse!

Oltretutto, poi, questa iniziativa non è “solo” moralmente deprecabile, ma viola anche la Direttiva ministeriale “sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi”: che esorta la Pubblica Amministrazione a redigere qualsiasi atto in lingua italiana, scansando «effimeri fenomeni di moda» come gli sproloqui della neolingua politicamente corretta.
Per chiedere al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di intervenire contro l’adozione dell’asterisco da parte del Liceo “Cavour”. La petizione