L’Amministrazione non risponde alle interrogazioni dal 2018, i Consiglieri di minoranza presentano un esposto al Prefetto, al Difensore Civico Regionale ed al Ministero dell’Interno per segnalare la violazione dei termini di legge a tutela dei diritti dei cittadini e dei loro rappresentanti.
Quando viene meno o viene leso un diritto dei Consiglieri comunali; quando non si forniscono risposte su temi particolarmente caldi e delicati; quando nonostante i ripetuti appelli fatti nelle sedi istituzionali per il rispetto del ruolo dei Consiglieri comunali, esercitato ai sensi di legge nella loro funzione ispettiva, che viene disattesa con noncuranza dal Sindaco e dagli altri destinatari dell’Amministrazione, allora si è costretti a reagire fermamente per la difesa del diritto, del funzionamento delle Istituzioni democratiche e della comunità.
Queste sono le ragioni che hanno spinto i consiglieri di opposizione a chiedere al Prefetto di Roma ed al Difensore Civico della Regione Lazio di valutare il comportamento del Sindaco Pietro Tidei e dei destinatari delle 21 fra interrogazioni ed accessi agli atti a cui dal 2018 ad oggi non è mai stata data risposta e adottare i provvedimenti che verranno ritenuti più opportuni per contrastare la sistematica violazione degli obblighi di risposta nei termini di legge.
Il Decreto Legislativo n.267/2000 (TUEL), all’articolo 43 prevede il diritto dei Consiglieri comunali di presentare interrogazioni e di ottenere dagli uffici competenti tutte le informazioni utiliall’espletamento del mandato consiliare e l’obbligo per il Sindaco e per il personale preposto di rispondere entro trenta giorni alle interrogazioni ed ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri.
Ad oggi non è giunta alcuna risposta ai quesiti che i consiglieri hanno formulato per chiedere chiarimenti sulla correttezza, la regolarità, l’opportunità e la legalità dei provvedimenti adottati dal nostro Comune. La mancata risposta alle interrogazioni, oltre a costituire una compromissione del diritto dei Consiglieri a esercitare il proprio mandato, è a tutti gli effetti una violazione del diritto di partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale del proprio territorio.
Questa sistematica violazione dei diritti dei consiglieri e dell’intera cittadinanza, evidenzia l’opacità gestionale dell’Amministrazione e l’indifferenza e il fastidio che il Sindaco nutre nei confronti delle regole democratiche per il corretto funzionamento del nostro Comune. L’Amministrazione è tenuta a rispondere alle istanze non solo per dovere istituzionale ma soprattutto per garantire la correttezza e la trasparenza delle azioni di governo della Città le cui conseguenze ricadono inevitabilmente sulle teste e sulle tasche dei cittadini.
A difesa dei diritti dei cittadini, i consiglieri di opposizione intendono così porre fine alle storture e alle violazioni messe in atto da questa Amministrazione.
I Consiglieri:
Francesco Settanni, Francesco Fiorucci, Lorenzo Casella, Bruno Ricci, Massimiliano Calvo.