“Chi oggi sostiene il progetto, ne era il più convinto oppositore. E i cittadini, che hanno già espresso la loro contrarietà, continuano ad essere esclusi da ogni decisione.
Riceviamo e pubblichiamo.
“Il 20 febbraio di 5 anni fa Santa Marinella esprimeva la sua opposizione al progetto promosso dall’amministrazione Bacheca per la costruzione di parcheggi interrati con la copertura di una improbabile piazza nella zona conosciuta con il nome di ex fungo.
Tantissimi cittadini, rispondendo all’invito dell’Assemblea per la piazza partecipata, convocata da molti che in futuro avrebbero costituito “Il Paese che Vorrei”, si ritrovarono sotto la sede comunale per tutelare i beni comuni e dire no all’attuazione di progetti faraonici, costosi e non corrispondenti alle esigenze della città. L’ulteriore, inutile speculazione sugli spazi urbani, gli esorbitanti costi di realizzazione e di gestione, l’inadeguatezza del progetto e il rischio idrogeologico dell’area spinsero i cittadini a scendere in strada per manifestare il proprio dissenso e chiedere, invece, una vera riqualificazione degli spazi. La raccolta di firme che seguì la manifestazione ottenne risultati senza precedenti. Quasi duemila santamarinellesi firmarono la proposta di deliberazione a iniziativa popolare. L’Amministrazione fu indotta a convocare la commissione urbanistica per ridiscutere il progetto con i rappresentanti dell’Assemblea e alla fine tornò sui suoi passi.
Quella di 5 anni fa fu una delle più belle esperienze di partecipazione e di democrazia che la nostra città abbia vissuto. La scintilla accesa dal dibattito pubblico generò la mobilitazione che inevitabilmente portò a risultati concreti. Tanti cittadini parteciparono attivamente alle assemblee e alle manifestazioni. Aderì convintamente anche il Partito Democratico i cui esponenti parteciparono ai lavori assembleari e furono tra gli oppositori del progetto e del brutale intervento proposto dall’Amministrazione Bacheca.
Ora, a 5 anni di distanza dalla contestazione del progetto da parte della città, Tidei ripresenta una proposta per l’area ex fungo perfettamente in linea con il progetto di Bacheca & Co. E siamo all’assurdo: questo progetto adesso è convintamente sostenuto da quello stesso PD che 5 anni fa lo osteggiava. Oggi come allora, “Il Paese che Vorrei” è convinto che quando si interviene su spazi pubblici così importanti per la collettività, un’amministrazione sana non possa prescindere dal confronto e da un’idea di città condivisa. A furia di autoreferenzialità e mancanza di idee, può accadere di riproporre all’infinito progetti vecchi e stantii che la città ha già bocciato. Si rischia di riscaldare la solita zuppa di funghi, anzi di ex funghi, anche se i commensali si sono dati il cambio”.
Il Paese che Vorrei