Il Comitato dei Cittadini per il Referendum Santa Marinella per il bene comune ha scritto una lettera indirizzata al Prefetto di Roma, alla Ministra degli Interni, al ministro della salute, al governatore della Regione Lazio e alla sindaca Raggi.
“In un momento così difficile per il Paese, ci appelliamo a Voi nella speranza che possiate aiutarci a difendere i nostri diritti democratici e il nostro diritto alla salute, intervenendo direttamente secondo le vostre potestà istituzionali o dando diffusione alla vicenda che descriviamo.
Nel nostro Comune, Santa Marinella (RM), si è aperta ad ottobre la raccolta firme per l’indizione di un referendum in difesa dei beni comuni. L’intento era quello di sentire il parere dei cittadini in merito alle scelte di una amministrazione comunale intenzionata a varare una lunga serie di azioni di project financing riguardanti i beni comuni tra cui spiagge, cimitero, parcheggi, farmacia e altre aree pubbliche, affidandone la gestione per i prossimi 20/30 anni a aziende private. Nei mesi di ottobre e novembre il comitato ha raccolto, nel rispetto delle norme di tutela imposte dall’emergenza COVID-19, oltre la metà delle firme necessarie per l’indizione del referendum. Il dilagare della seconda ondata di contagi ci ha convinto che l’unica scelta civilmente responsabile da percorrere a tutela della salute pubblica, fosse quella di non organizzare ulteriori banchetti pubblici e conseguentemente di interrompere temporaneamente l’attività, chiedendo contestualmente al Comune – che ne ha la facoltà – la sospensione dei termini per la chiusura della raccolta firme, fissati per marzo 2021.
L’amministrazione – nella persona del Sindaco Pietro Tidei, su altri settori aduso ad emettere ordinanze sindacali con grande facilità – ha invece deciso di non autorizzare tale sospensione. Non solo: ha immediatamente accelerato ogni azione amministrativa necessaria per andare avanti sui piani di project financing, evidentemente nel timore che una consultazione popolare potesse rivelare l’avversità della popolazione a tali scelte.
Tale decisione, dalla quale si evince, peraltro, il disinteresse dell’amministrazione all’ascolto del volere pubblico, ci pone davanti ad un bivio: riprendere la raccolta firme, ponendo a rischio la salute dei tanti volontari e creando potenziali occasioni di assembramento pericolose per i cittadini che intendono ricevere informazioni e firmare, oppure rinunciare ad una battaglia democratica e di partecipazione civica e arrendersi così alla prepotenza di una gestione padronale del potere. Abbiamo tentato ogni strada percorribile per risolvere la situazione al livello locale ma l’Amministrazione ha dichiarato che non ritiene l’emergenza sanitaria né le restrizioni dei DPCM motivo sufficiente per sospendere i termini per la raccolta delle firme e il Sindaco è arrivato ad affermare che autorizza lui il Comitato a proseguire e tanto basta!
A voi denunciamo questo stato di cose: un Sindaco, una maggioranza, approfitta dell’emergenza sanitaria per impedire un confronto civile e legale, e utilizza in maniera vigliacca il nostro senso di responsabilità ed il nostro rispetto delle norme per impedire che un referendum blocchi le sue discutibili scelte che, lo ricordiamo, avranno impatto sui cittadini per molti anni dopo che lui avrà lasciato la sua carica. Con sgomento e rabbia assistiamo alle prepotenze di chi dovrebbe garantire lo svolgimento di consultazioni democratiche, tutelando la partecipazione di tutti e favorendo la condivisione delle scelte, e che invece – senza alcuno scrupolo – tenta di impedire l’esercizio di diritti che, in questo Paese, dovrebbero essere inalienabili e difesi.
IL COMITATO DEI CITTADINI PER I REFERENDUM SANTA MARINELLA PER IL BENE COMUNE
AL PREFETTO DI ROMA
Matteo Piantedosi
ALLA MINISTRA DEGLI INTERNI
Luciana Lamorgese
AL MINISTRO DELLA SALUTE
Roberto Speranza
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO
Nicola Zingaretti
ALLA SINDACA DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA
Virginia Raggi