Santa Marinella, il sindaco Tidei risponde al consigliere Casella

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D'Emilio

Continua la kermesse politica a Santa Marinella, tra il sindaco Pietro Tidei e i consiglieri che mettono in discussione il suo operato. Oggi è la volta del Consigliere Casella al quale il sindaco, attraverso un comunicato, risponde.

“Avevamo già detto che Casella nella sua attività politica era praticamente inutile. Oggi possiamo dire che sta diventando anche dannoso per la città a causa delle continue bugie e dell’opera di disinformazione che conduce dal giorno dopo la sua rovinosa sconfitta alle elezioni comunali. Continua a parlare di privatizzazione della Perla (spiaggia) sapendo di dire una macroscopica bugia. La Perla è pubblica e resterà pubblica, verrà affidata in gestione a terzi, come in gestione a terzi lo è da oltre 20 anni. Come mai non se ne è accorto Casella che la Perla da oltre 20 anni non la ha mai gestita il Comune. Noi vogliamo fare dello stabilimento balneare “La Perla del Tirreno” un centro turistico di eccellenza ricostruendo interamente una passeggiata che da oltre 10 anni è pericolosamente puntellata e soggetta a concreto crollo (vedi perizie esistenti in proposito). Visto che il Comune, a causa del dissesto che ci ha lasciato la precedente amministrazione, non può contrarre mutui, ci sa dire l’inutile e dannoso Casella dove prendere i soldi per ristrutturare la passeggiata? Il Comune di Santa Marinella per questo, e come tutti i Comuni italiani anzi mondiali, non fa altro che ricorrere alla finanza di progetto, attraverso una vera e propria gara d’appalto internazionale (può partecipare chiunque in Europa) per la ristrutturazione dell’intero complesso, spiaggia compresa in cambio della gestione poliennale dello stesso. Questa procedura (project financing) è seguita in tutto il mondo ed è l’unica strada percorribile per ristrutturare o mettere in sicurezza lo stabilimento e garantire una struttura di eccellenza nazionale. Un’ultima domanda a questo inutile e misero consigliere: ma se la Perla potesse essere ristrutturata con i soldi del Comune, che non ha, non verrebbe poi affidata a privati come lo è da oltre 20 anni? Studiasse un po’ di più questo povero consigliere e imparasse meglio le leggi dello Stato. Eviterebbe così di dire sciocchezze e bugie in continuazione”.

Pietro Tidei