San Lorenzo e la notte delle stelle cadenti

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Il 10 agosto, il calendario cristiano ricorda San Lorenzo martire. A lui è dedicata questa notte che come da tradizione, permette di esprimere i desideri, affidandoli alla scia luminosa delle numerose stelle tante cadenti che solcheranno il cielo stellato.

di Pamela Stracci ©

San Lorenzo era un giovane sacerdote nato in Spagna nel 225. Mosso da un profondo senso di pietà e carità verso i più poveri, decise di trasferirsi a Roma e a 32 anni fu nominato diacono da Papa Sisto II. I Papa, vista la sua predisposizione a prendersi cura dei più deboli, gli assegnò il compito di trovare offerte da destinare agli orfani e alle vedove che tanto ne avevano bisogno.

In quel tempo regnava Valeriano, un imperatore spietato, acerrimo nemico della Chiesa e tremendo persecutore dei cristiani. Nel 257 il tiranno emanò un editto con il quale vietava le riunioni dei cristiani pena l’esilio: l’anno successivo con un altro editto condannava a morte tutti i vescovi, diaconi e presbiteri, autorizzando la confisca dei loro beni per alimentare le casse imperiali. Il 6 agosto dello stesso anno anche il papa fu decapitato.

San Lorenzo venne giustiziato il 10 agosto dell’anno seguente, condannato a una morte tremenda e dolorosa: essere bruciato vivo sulla graticola. Le lacrime del santo benefattore scesero infuocate sul suo volto e da allora, secondo la tradizione, tante stelle cadenti scendo luminose sulla terra, in ricordo della sofferenza del santo.

Ma la bontà di San Lorenzo non si è arrestata e dal Regno dei Cieli aiuta tutt’oggi gli afflitti a realizzare i loro desideri così come aveva sostenuto i poveri nella sua breve vita.