Esageratamente demonizzato, il sodio è necessario quanto l’acqua e l’ossigeno: e’ questione di equilibrio
All’oro puoi rinunciare, al sale no (Cassiodoro). Considerato un bene molto prezioso nell’antichità, impiegato come metodo di pagamento, da cui il termine “salario” e come moneta di scambio, il sale era anche un elemento carico di sacralità utilizzato in contesti ritualiper suggellare legami personali, come amicizie, matrimoni ed alleanze, e che veniva offerto agli dei come segno di devozione. Da alcuni decenni però gode di pessima fama al punto da essere demonizzato e considerato causa di tanti mali del mondo, quali ritenzione idrica, cellulite, disturbi circolatori, malattie cardiovascolari e persino cancro. Ma dove sta la verità? Tenendo presente che gli eccessi di qualunque sostanza sono dannosi e che tra le cause principali di eccesso di sodio c’è il consumo di sale di bassa qualità e di alimenti processati dall’industria come carne in scatola, insaccati, carni lavorate ed in generale prodotti conservati stracarichi di nitriti e nitrati di sodio, è bene partire da un presupposto: “Il sale è necessario per mantenersi in vita, quanto l’ossigeno e l’acqua”. E’ quanto afferma la naturopata Monica Bertoletti, alias Monique Bert, ideatrice del gruppo fb Medicina Evolutiva, Naturopatia e Detox e coautrice Tiroide Approccio Evolutivo, gruppo fb creato dal dr Andrea Luchi.
EQUILIBRIO SODIO/POTASSIO
“Il vituperato sodio, la cui relazione col potassio si è modificata nel corso di un lunghissimo lasso temporale, purtroppo a sfavore di quest’ultimo, ha portato molte persone a ritenerlo un acerrimo nemico. In realtà occorre grande equilibrio. Consumando molti vegetali l’equilibrio sodio/potassio viene ripristinato. Eliminare il sale o consumare sale povero di sodio, può creare diversi squilibri se non si correggono i fattori nocivi che alterano la situazione globale. Per non parlare del sale iodato, che deteriora la ghiandola tiroidea ed il cui uso non è affatto consigliabile per tutti. Il sodio garantisce l’equilibrio acido base, la pressione osmotica dei liquidi interni, contribuisce alla trasmissione nervosa e alla permeabilità cellulare, consente la produzione di acido cloridrico nello stomaco e funge da mezzo di trasporto degli aminoacidi dall’intestino al sangue. Il sale è dunque AMICO perché è indispensabile per il nostro organismo e per il suo equilibrio psico-fisico. Diventa un NEMICO solo se consumato impropriamente (rispetto alle proprie reali esigenze) o in eccesso o in una forma sbagliata.
CARENZA DI SODIO
Una carenza di sodio è sempre accompagnata da una perdita di liquido interno, perchè questo elettrolita trattiene in maniera naturale l’acqua. Ciò porta a un calo di pressione e diminuisce il volume sanguigno, con le note conseguenze: aumento crampi muscolari, perdita appetito, capogiri, sonnolenza, debolezza muscolare, scarsa memoria e apatia.
Caffè, alcool, bibite gasate, succhi, cioè bevande che drenano i liquidi fuori dal corpo, così come sudorazione eccessiva, diarrea o vomito, portano ad una sua carenza.
Fatti alla mano si constata che soltanto una minoranza delle persone (10%) è sensibile al sale, problema legato a una difficoltà renale; per la prevenzione dell’ipertensione arteriosa, ridurre il sale riduce di poco il rischio ma aumenta il rischio di infarto, infatti il sodio mantiene stabile il volume sanguigno, tradotto: ha un’azione protettiva sul cuore.
STRESS E SALE
Se c’è carenza di sodio, gli ormoni surrenalici vengono secreti in maggior quantità per preservarlo.
Questi ormoni stimolano il sistema nervoso simpatico rendendoci più ansiosi e a lungo andare aumentano il rischio di sviluppare problemi cardiaci.
Chi soffre di affaticamento surrenale (tutti noi iper stressati) sviluppa inevitabilmente una carenza di sodio e una disidratazione subclinica causata da una delicata interazione con l’aldosterone. Soprattutto le donne sono soggette a questo genere di situazione, anche perchè per “sgonfiarsi” assumono, col caldo in particolar modo, drenanti naturali di ogni sorta. Così facendo aumentano il rischio di squilibri ormonali.
Un aspetto che mi preme sottolineare è il coinvolgimento del sodio nella regolazione dell’asse tiroide-surrene.Nel caso di un iposurrenalismo è indispensabile assumerne quantità ottimali, fin dal mattino. Quando siamo in deficit di surrene, si urina spesso, con urina chiara a causa di uno squilibrio elettrolitico, ecco perché è importante riequilibrare tutti i minerali e prestare grande attenzione a sintomi che un’alterazione di elettroliti può dare (crampi, alterazioni del battito cardiaco ecc.).
QUANTO?
La quantità ottimale di sale è molto variabile e dipende anche dalla deplezione di magnesio, se questo è insufficiente aumentare il sale senza integrare magnesio può indurre un’alterazione dello scambio sodio-magnesio a livello cellulare con alto livello di sodio, che aumenta la pressione.
D’altra parte le diete povere di sodio innescano meccanismi di alterazione delle iperlipidemie e predispongono ad alterazione del patrimonio minerale.
C’entra anche il potassio, che di solito eccede nella fatica surrenale, ma non nella prima fase dello stress cronico quando il cortisolo è iperattivo.
Tutti questi minerali lavorano in sinergia e sono coinvolti nelle funzioni elettriche di tutto il corpo, cuore, sistema nervoso e matrice cellulare, che funziona anche grazie all’osmosi per dosi adeguate dei minerali. Capite bene perché occorre un’integrazione mirata e consapevole di tutti i minerali e non bisogna seguire dicerie popolari, come quella che il sale fa male.
QUALE?
Non è sempre vero, né sempre detto che ci bastino i sali minerali contenuti nei cibi: occorrono valutazioni personalizzate. Possono servire sali basici per aiutare l’organismo ad eliminare gli acidi in eccesso.Possono servire drenanti specifici per aiutare il corpo a sgonfiarsi, se avete problemi come ipotiroidismo. Il fai-da-te in questi casi può davvero esser controproducente. Il mio consiglio è di utilizzare solo sale marino integrale non raffinato, che contiene minerali in forma di ioni organici, perfettamente assimilabili dall’organismo e con anche un effetto alcalinizzante. Il sale dell’Atlantico è un ottimo sale integrale che contiene tutti i minerali in maniera equilibrata. Trocomare ed Herbamare son due sali integrali ideati dal dr Vogel che contengono piccole dosi di erbe fresche utili a un drenaggio epatico e tiroideo. Usateli con tranquillità.
Un’ultima raccomandazione, – conclude la naturopata – è assolutamente da evitare l’uso di glutammato che iperstimola il calcio nelle cellule cerebrali, fino a causarne la morte (eccitotossicità)” come si evince da un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica PMC, Chronic Glutamate Toxicity in Neurodegenerative Diseases—What is the Evidence?”
a cura di Miriam Alborghetti