SAGITTARIO, IL SEGNO DEL MESE

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sagittario

Caratteristiche

Segno di Fuoco, questo centauro metà uomo e metà cavallo, è uno spirito indipendente, visionario, idealista e umanista la cui natura è ricca di elevazioni spirituali. Ottimista nato, l’arciere dello zodiaco predilige gli studi intellettuali, filosofici e religiosi che ama condividere con gli altri. Altruista, è un dispensatore di consigli e dona anche tutto ciò che ha se per un bene superiore. Gli piace l’avventura dalla quale si sente fortemente attratto e i viaggi ai quali non può rinunciare ed è dotato di una energia fisica, mentale e passionale inesauribile. Di contro può risultare spesso istintivo ed eccessivamente esplicito nel porsi con gli altri tanto da diventare anche offensivo per la sua schiettezza. Irrequieto, ama essere sempre al primo posto. In amore è in cerca di avventure fino a che non trova l’anima gemella e allora tutto cambia. Infatti nella vita famigliare è un ottimo compagno, onesto e presente, amico fidato e leale che però deve essere continuamente stimolato dal partner con il quale può risultare esigente. Sotto questo segno sono nati: Jim Morrison, Giorgio Faletti, Brad Pitt, Woody Allen, Papa Giovanni XXIII e Papa Francesco, Osho, Beethoven, Kandinskij, Walt Disney e Kahlil Gibran.

Mito e costellazione

Il mito del Sagittario era già noto ai tempi antichi sin dai Sumeri che lo associavano al dio della guerra Ninurta. I Greci ripresero il mito e lo stravolsero facendolo diventare un satiro, Croto figlio del dio Pan. Croto inventò l’arco e le frecce e l’applauso, così che le Muse, contente di questi doni, supplicarono Zeus di ricompensarlo. Fu così che il padre degli dei trasformò il piccolo satiro, abile cavallerizzo, in un forte centauro e lo mise nella volta stellata come costellazione del Sagittario. Il segno è raffigurato così da questa creatura che tende un arco per scoccare una freccia verso il vicino scorpione e vendicare la morte di Orione, provocata dalla puntura dell’animale. La costellazione è facilmente riconoscibile grazie ad un asterismo noto come “la Teiera” e contiene al suo interno il centro della via Lattea, particolarmente luminoso. La stella principale è Kaus Australis, una gigante blu distante circa 145 anni luce.

Oroscopo 2020

Siamo alla chiusura dell’anno quindi più che parlare di una previsione bisogna iniziare a tirare le somme per vedere come concludere questo periodo in attesa del 2021. Quello che sta per finire è stato un anno difficile, pieno di sfide e di prove che, tranne qualche momento di stress o di sconforto, alla fine avete superato e vi hanno fatto vivere in una sorte di perenne avventura che ha contribuito a stimolare la vostra mente e a rafforzare la vostra saggezza. Molte idee sono state infatti messe a frutto e molte, anche se potevano sembrare azzardate, per chi ha saputo reinventarsi, sono andate in porto con una sufficiente dose di entrate economiche. Il periodo è ancora favorevole per mettersi in gioco e per contrapporsi alle avversità ma senza azzardare investimenti non ponderati. Anche se l’entusiasmo è molto, dovete considerare di fare i passi come una formica: piccoli ma sempre carichi di provviste! Chi si trova bloccato in questioni legali come in un divorzio, in una vertenza o per lavoro, avrà modo di trovare un accordo sereno o di riscattarsi. I sentimenti sono stati invece motivo di una costante riflessione: c’è ancora tempo per riallacciare dei rapporti incrinati così come sono favoriti gli incontri e le relazioni soprattutto se si cerca un rapporto stabile e duraturo sul quale costruire una famiglia e un futuro. Insomma la fine di questo anno vuole che gettiate le basi per un futuro sentimentale ed economico solido e durevole. Chi ha dei figli lontani invece dovrebbe rinnovare questo rapporto che per alcuni è diventato troppo tiepido fino quasi a sentirsi estranei.

Oroscopo letterario

Per sfruttare questo periodo di conclusione dell’anno, può essere utile riflettere sui grandi temi della vita: la famiglia, i figli, il matrimonio, la morte, il donare e così via. Uno spunto di riflessione viene dalla lettura de “Il Profeta”, il testamento spirituale del poeta Kahlil Gibran sui grandi temi della esistenza umana.