Verso la giornata mondiale per l’eliminazione della povertà
In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà il Presidio di LIBERA Ladispoli-Cerveteri sarà in Piazza Rossellini, Sabato 16 Ottobre, dalle 10.00 alle 12.00, per la Mobilitazione nazionale povertà, diritti e giustizia sociale.
“A un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia l’ISTAT ha registrato un ulteriore aumento delle disuguaglianze e della povertà assoluta nel nostro Paese. La povertà assoluta torna a crescere coinvolgendo la cifra record di 2,6 milioni di famiglie, 5,6 milioni di persone di cui 1,3 milioni di minori. Nel complesso la povertà assoluta colpisce il 9,4% della popolazione – contro il 7,7% del 2019 – raggiungendo così il livello più elevato dal 2005, anno di inizio delle serie storiche.
L’Italia è tra i Paesi con il maggior numero di persone a rischio esclusione sociale in Europa (1 su 3) seguita solo da Lituania, Grecia, Romania e Bulgaria. Allo stesso tempo è il Paese dove sono presenti due delle tre Regioni più povere d’Europa: 1° la Sicilia e 3° la Campania, dove 11 milioni di persone non possono più curarsi per motivi economici, dove cresce la povertà educativa, dove le mafie fanno affari per 110 miliardi l’anno, dove corruzione ed evasione fiscale continuano a crescere. Non è andato tutto bene, come ci è stato raccontato. La crudele pedagogia del virus ci ha mostrato come a essere maggiormente colpiti dalla pandemia siano state le donne, i lavoratori precari, gli irregolari, gli autonomi, i lavoratori di strada, le persone senza dimora, i residenti nelle periferie delle grandi città, i disabili, gli anziani, gli immigrati. Mentre qualcuno dalla pandemia ha tratto un enorme vantaggio e continua a farlo anche utilizzando soldi pubblici, come nel caso del PNRR.“
L’aumento senza precedenti delle disuguaglianze e della povertà rappresentano il pericolo più grave per la nostra democrazia. Rappresentano il tradimento della nostra Costituzione. La povertà è un crimine di civiltà e deve essere considerata inaccettabile per una società che ha come suo principale compito la difesa “dell’intangibilità della dignità umana.
Oggi in Italia il lavoro è sempre più precario e con lo sblocco dei licenziamenti assisteremo a uno squarcio del tessuto sociale e lavorativo senza precedenti; il nostro sistema di protezione sociale è inadeguato e sottofinanziato, mentre continua a scaricare tutto il peso del lavoro di cura sulle donne (come denunciato dall’ex presidente Giovanni Alleva in Parlamento già nel 2017); le misure di sostegno al reddito sono ancora parziali e lontane dai “social pillar” europei che garantiscono a tutte le cittadine e i cittadini reddito minimo garantito, diritto all’abitare e servizi sociali di qualità; le ingiustizie sociali, ambientali ed ecologiche continuano a crescere e a peggiorare le condizioni materiali ed esistenziali di milioni di persone; la democrazia è sempre più debole.
Nasce il bisogno di nuove regole e di applicare bene quelle regole buone già esistenti. Abbiamo bisogno di politiche sociali che mettano al centro il metodo della co-programmazione come indicato nella sentenza 131 della Corte Costituzionale, per un welfare municipale di investimenti strutturali e non emergenziali, – per promuovere la riconversione ecologica in maniera pianificata, facendo rete e cooperando con i comuni vicini.
“Un progresso che non può rigenerarsi, è quello che accetta e ammette un mondo sempre più diseguale. Un progresso che non riesce a rigenerarsi degenera.”
Nessun@ ce la fa da sol@, e nessuno è in grado di leggere da solo la realtà. Abbiamo bisogno di condivisione, cooperazione e solidarietà tra tutti e tutte se vogliamo uscire dalle molteplici crisi che stiamo attraversando. Abbiamo bisogno dell’intelligenza e delle passioni di tutti e tutte, perché siamo in un momento molto complicato in cui insistono più crisi contemporaneamente. Il covid19 sembra aver accelerato questo processo, in cui tutti i nodi stanno venendo al pettine.
Vi aspettiamo Sabato 16 Ottobre in Piazza Rossellini: non ci possono essere Democrazia e Libertà, senza Partecipazione e Giustizia Sociale!
Presidio di LIBERA