SABATO 14 APRILE 2018 CONVEGNO DEI NEUROCHIRURGHI DEL LAZIO CON OSPITE D’ECCEZIONE

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Il professor Visocchi

Riceviamo e pubblichiamo…Si svolgerà come di consueto Sabato 14 aprile prossimo dalle ore 9 alle ore 14 in Aula Consiliare, con il Patrocinio del Comune di Cerveteri, la riunione dei neurochirurghi di Roma e del Lazio per affrontare , in uno spirito di condivisione critica, la disamina delle delusioni e dei dispiaceri che sono occorsi o possono proporsi durante la pratica professionale neurochirurgica negli Ospedali e delle Università più accreditate del Lazio.
A rendere ancora più speciale l’iniziativa sarà la presenza prestigiosa del Professor Atul Goel, senza dubbio il neurochirurgo più famoso in India e meglio conosciuto nel Mondo. Il Prof. Goel, classe 1959 è attualmente presidente della Società Indiana di Neurochirurgia e della CranioVertebral Junction and Spine Society di cui è anche il fondatore. E’ globalmente considerato uno dei massimi esperti della chirurgia della giunzione craniocervicale e condividerà con i Colleghi italiani anche la sua esperienza chirurgica su questo specifico settore e sulla neurochirurgia del seno cavernoso e delle malformazioni vascolari.
E’ un vero onore condividere un Meeting molto riservato come quello di Cerveteri con un personaggio così illustre. Deve essere ricordato che il Meeting, volutamente denominato: ‘‘Riunione Neurochirurgie Laziali’’ è stato riproposto dopo anni di silenzio dai Professori: Massimiliano VISOCCHI (Presidente della Società Mondiale di Neurochirurgia Ricostruttiva (ISRN) e Consigliere della Società Italiana di Neurochirurgia) e Alberto DELITALA ( PastPresident della Società Italiana di Neurochirurgia). A moderare l’incontro, dove è prevista la partecipazione di un centinaio di neurochirurghi accreditati di Roma e del Lazio, oltre gli organizzatori, saranno i Professori: Alessandro OLIVI (Direttore della Neurochirurgia dell’Università Cattolica S Cuore Policlinico Gemelli ) ed il Prof Roberto DELFINI (Direttore della Neurochirurgia della Sapienza di Roma). E’ ancora in forse, anche se fortemente auspicata, la presenza dei Professori: Franco Servadei e Franco Tomasello, rispettivamente Presidente e Presidente Onorario della Società Mondiale di Neurochirurgia (WFNS). Questa iniziativa, già in passato ha visto una costante e forte partecipazione motivata da un sentito scambio e condivisione di esperienze su casi ed interventi “challenging” cioè di confine come appunto sono in Medicina tutte le sfide chirurgiche.
Le semplici domande che i medici si porranno sono: come lo rifarei ? In che cosa ho sbagliato? L’indicazione all’intervento era giustificata oppure esagerata? Posso migliorare qualcosa di più oltre che le mie competenze chirurgiche? Una sempre maggiore difesa e tutela della salute del malato e per una crescita professionale, che comunque a livello internazionale viene stimata tra le più significative al mondo, sono le parole chiave dell’interessante iniziativa.
Due note di Storia recente: la prima esperienza analoga si era svolta presso la Sala Ruspoli nello scorso settembre 2016 ed aveva collaudato un’antica vocazione di confronto che aveva preso vigore nei primi anni 2000. Infatti la sede storica di questi incontri era stata tradizionalmente identificata a Ceri dove l’iniziativa venne alla luce con la denominazione di i Incontri dei Neurochirurghi laziali a Ceri ma è dal 2016 che essa si è spostata a Cerveteri , come già detto inizialmente a Palazzo Ruspoli poi in Aula Consiliare al Granarone.
Poiché il cervello ed il midollo spinale sono degli agglomerati ordinati e complessi di fibre sensitive e motorie che regolano tutta la nostra vita, sia di giorno che di notte quando dormiamo, il Neurochirurgo ha una grande responsabilità perché tratta una branca della Medicina, più precisamente della chirurgia specialistica, affascinante e ricca di successi sì ma anche complessa e rischiosa, talvolta associata a decorsi che si desidererebbe fossero più brevi e privi di complicanze che, anche se raramente, sono per lo più inevitabili. Ecco perché Cerveteri , già insignita dall’UNESCO del titolo prestigioso di Patrimonio Mondiale dell’Umanità, punta ancora più in alto promuovendo una sinergia stabile con la Scienza, la cui maternità storica si conferma nei recenti ritrovamenti di antichi strumenti chirurgici etruschi negli scavi in atto nella via del Cimitero Nuovo.