S.P.Q.R, ANTICHI ROMANI E VIRILITÀ

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I legionari, quando erano impegnati nelle loro attività di combattimento e di contrasto, lontani da casa per lunghissimi periodi, dovevano cercare di contenere la loro libido. Lo dovevano fare, calmando il loro stato d’animo e di animosita’, senza intaccare minimamente la loro efficienza fisica che doveva essere sempre al massimo.

Cosí i Romani, attingendo dalle conoscenze del mondo ellenistico, avevano imparato ad usare l’agnocasto, una pianta tipica del bacino dell’area mediterranea. I risultati che ottenevano, documentati anche recentemente, erano certi. Successivamente l’agnocasto fu anche usato da comunità monastiche (sia maschili che femminili).

Tutto questo vissuto in chiave omeopatica fa’ sì che ciò che a dosi ponderali determina un determinato effetto nel nostro organismo (impotenza), a dosi omeopatiche può essere utilizzato per contrastare quell’ effetto (diventando un viagra naturale per uomini e donne). Ecco quindi che l’agnus castus è un rimedio capace, in modo naturale, di arginare quelle problematiche che si manifestano con l’incedere degli anni. Un aiuto valido che rispetta totalmente il nostro organismo. Un aiuto diverso dai prodotti chimici che, anche se pochi lo sanno, possono causare gravi complicazioni cardio-circolatorie.

La assunzione prevederà quindi dei cicli di trattamento con due granuli di Agnus Castus 9 ch, se prodotti dalla Cemon, da assumere dieci minuti prima dei tre pasti e due granuli, sempre sotto la lingua, al momento di coricarsi. Se invece, come gli antici Romani ci si trovasse in una situazione in cui sia necessario stemperare “gli ardenti spiriti” consiglio Origanum vulgare 30 ch. Stesse modalità di assunzione che ho indicato per l’agnus castus.

Marco Tortorici
Esperto in omeopatia dal 1985
Farmacia Salvo D’Acquisto

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