Villa Farnesina è il simbolo dell’arte e dell’architettura rinascimentale del Cinquecento, uno storico edificio di Roma, che si trova nel rione di Trastevere a via della Lungara.
Nel lontano 1506 uno dei più importanti Mecenati del tempo, Agostino Chigi da Siena (1466-1520, il personaggio più ricordato nella storia della famiglia e conosciuto anche per il suo rivoluzionario matrimonio con la cortigiana Francesca Ordeaschi), ordina la costruzione di una villa sulla riva destra del Tevere, affidando i progetti al giovanissimo architetto Baldassarre Peruzzi (1481-1536), per celebrare la sua ricchezza e l’importanza del suo ruolo di Mecenate. La pianta risulta a forma di ferro di cavallo, fra le due ali del quale è posizionato il giardino in cui si svolgevano gli spettacoli cui assistevano i festanti ospiti di Agostino.
Grazie ai numerosi restauri sono riemersi i bellissimi affreschi che aveva realizzato il Petruzzi, dando un tocco di eleganza alla Villa insieme con i fregi che si sviluppano lungo il cornicione. Tuttavia, la bellezza esterna è solo preambolo di ciò che si andrà a visitare all’interno: l’ambiente al piano terra ci introduce alla Loggia di Amore e Psiche, opera di Raffaello (1483-1520), il quale si accosta, in questa sua opera, ad un approccio profano, molto criticato al tempo. Un’opera ricca di festoni di fiori e frutta (contenti circa 200 diverse specie vegetali, molto probabilmente gli stessi coltivati nell’area esterna), una natura che voleva essere un continuum dei sontuosi giardini, affrescati da Giovanni da Udine (1487-1564). In questo intreccio di vegetazione viene raccontata la storia di Psiche. In seguito, è possibile passare alla Loggia di Galatea, progettata da Baldassarre Peruzzi (creatore degli esagoni e delle vele della volta, sui quali è rappresentato l’oroscopo di Agostino Chigi), affrescata da Raffaello e Sebastiano Del Piombo (1485-1547), il quale si dedica alla realizzazione di soggetti mitici derivanti da “Le Metamorfosi” (di Ovidio). Successivamente, troviamo la Sala del Fregio, realizzata sempre dal Peruzzi, in cui troviamo le storie delle fatiche di Ercole e altri episodi di derivazione mitologica (come quello di Orfeo ed Euridice). Al primo piano si trova la Sala delle Prospettive, in cui troviamo paesaggi cittadini e rurali, oltre agli dèi pagani (Diana, Mercurio e Giove) e altre scene fiabesche. Sono perfino presenti dei segni lasciati dai Lanzichenecchi, nel 1527, che occuparono la Villa durante il Sacco di Roma. Meravigliosa è la dinamica e avvolgente Stanza delle Nozze di Alessandro Magno e Rossane, dedicata all’amata di Agostino, Francesca, decorata da Giovanni Antonio Bazzi (1477-1549, detto il Sodoma), nel quale viene suggerito il parallelismo con la tormentata storia d’amore tra l’ambizioso Mecenate e l’invidiata Ordeaschi.
Oggi proprietà dello Stato italiano (dal 1927), come sede dell’Accademia Nazionale dei Lincei (fondata nel 1603, è una delle istituzioni scientifiche più antiche d’Europa), nel 1580 la Villa Farnesina viene acquistata dal Cardinale Alessandro Farnese (1545-1592), da cui viene il nome di Farnesina (per distinguerla dal Palazzo Farnese), in seguito lasciata in stato di abbandono o nelle mani di qualche personalità di passaggio (come il Cardinale Richelieu); nel 1714 è proprietà dei Borbone di Napoli.
Insomma, la Villa Farnesina ha una storia travagliata alle spalle, tuttavia ci troviamo di fronte a un gioiello del Rinascimento: prodotto dell’unione fra l’originale ed eccentrica personalità di Agostino Chigi e la maestria e ingegno inimitabili dei migliori artisti dell’epoca.
Flavia De Michetti