Eugenio Patanè:”Con quale faccia poi si chiedono al Governo 10 miliardi del Recovery Fund per le Metro della Capitale?”
“Siamo molto preoccupati per la situazione di Roma Metropolitane e in particolare per l’esubero di 29 lavoratori dell’azienda, che mette seriamente a rischio i tanti progetti gestiti dalla partecipata comunale e finanziati anche dalla Regione Lazio: ad esempio la Metro C, tratta T2, e il prolungamento della Metro B, Rebibbia-Casal Monastero, per il quale abbiamo 90 milioni in perenzione nel bilancio regionale”. Così in un comunicato Eugenio Patané, Presidente della VI Commissione – Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità e Trasporti – al Consiglio regionale del Lazio. “Considero increscioso l’atteggiamento del socio unico Roma Capitale che oggi ha deciso di non prendere parte ad una seduta di Commissione alla Pisana in cui, tra le altre cose, abbiamo avuto modo di ascoltare il grido di allarme dei vertici di Roma Metropolitane e dei sindacati, per una situazione che ogni giorno diventa più grave. Un simile atteggiamento conferma che l’amministrazione comunale non intende puntare su Roma Metropolitane, società infatti già messa in liquidazione, e questo pone seriamente a rischio i progetti finanziati anche dalla Regione, perché considerati strategici per il miglioramento della mobilità del territorio. Con quale faccia poi – conclude Patané – si chiedono al Governo 10 miliardi del Recovery Fund per le Metro della Capitale?”.