Angoli di paradiso nella Città Eterna.
La ferrovia più breve al mondo, quella Vaticana, lunga poco più di 1,27 Km, unisce l’Italia alla Città del Vaticano. Costruita nel 1929 era, in origine, strutturata in due binari, uno dei quali rimosso nell’anno 2000, in occasione del Giubileo. L’unico oggi rimasto è semplicemente adibito al trasporto merci: le rotaie sono costeggiate da un percorso pedonale, noto come la Passeggiata del Gelsomino, da cui è possibile ammirare la bellezza del Cupolone da una prospettiva completamente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati di solito. Tutta la sua magica bellezza prorompe in particolare nella stagione estiva, durante la quale si arricchisce di fiori bianchi e profumatissimi (appunto gelsomini) rendendola una delle mete romantiche più gettonate della Capitale.
Come è possibile raggiungere il percorso della Passeggiata del Gelsomino? Nulla di più semplice. Bisogna arrivare fino alla Stazione di San Pietro, entrare come se si dovesse prendere il treno e costeggiare il binario 1, girando subito sulla destra.
Con la Cupola della Basilica di San Pietro che ci fa da sfondo, tuttavia troviamo il vero gioiello di Roma, un po’ nascosto, poco noto, e forse è proprio questo che lo rende prezioso e incontaminato: parliamo della FattOrietta, un piccolo angolo di Paradiso proprio nel cuore della Città Eterna.
Nel 1980 Orietta e Massimo, i coniugi Triburzi, vanno ad abitare in uno spazio lasciato a sé stesso che, rimanendo abbandonato nel tempo, veniva utilizzato come scarico dei rifiuti. Terreno di proprietà dei nobili Piccolomini (da cui prende il nome storico Colle), per cui la famiglia Triburzi ha lavorato per decine e decine di anni, presso Vicolo del Gelsomino 68, grazie a loro riprende vita e splendore. Tutto ha inizio quando marito e moglie, durante la notte di Natale, trovano in via Portuense un dolce agnellino, che chiameranno Nina e accudiranno con amore. Dopo Nina cominciano ad arrivare tanti altri animali, di ogni genere e a ognuno viene dato un nome (come il pappagallo Agostino e la mucca Polly) e nasce l’idea della FattOrietta: una fattoria didattica, che richiede negli anni molta dedizione e fatica, sia in termini di tempo ed energia, che in quelli di fattori economici, che, nel 2000, contribuiscono alla nascita dell’Associazione Culturale del Gelsomino e la FattOrietta, che dà vita a molti eventi, feste, cooperazioni con scuole, organizzazioni di centri estivi e molte altre iniziative.
La politica su cui tutto ruota è il mangiare sano in città; in una traversa di via Gregorio VII è possibile fare acquisti a km 0. Pony, caprette, maialini, pavoni, tacchini, oche, mucche e molti altri, vivono in felicità e serenità in una piccola oasi realizzata, nella metropoli, ai piedi della Città del Vaticano grazie a Orietta, Massimo e Nina.
Flavia De Michetti