ROMA, IN 100MILA PER LA LIBERTÀ, CONTRO IL GREEN PASS

0
1150
alleanza italiana stop 5g

SAN GIOVANNI INVASA DA CITTADINI INDIGNATI, LA PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE AL TEMPO DEL COVID. NON SENZA POLEMICHE PER IMBARAZZANTI ESCLUSIONI CHE FANNO DISCUTERE.

di Maurizio Martucci

La più grande e partecipata manifestazione dall’inizio del lockdown porta 100.000 persone a Roma: gremitissima Piazza San Giovanni in Laterano, come ai tempi del concertone e dei comizi degli anni ’70. Una piazza piena di partecipazione e sdegno, di cittadini attivi, di opposizione consapevole alle politiche liberticide del Governo Draghi, di denunce contro l’obbligo vaccinale e le restrizioni del Green Pass, con l’esposizione di cartelli, striscioni e bandiere da parte di rappresentanze convenute da ogni parte d’Italia.

“Libertà, libertà“, il coro più gettonato. La manifestazione è stata sicuramente un grande successo, per certi versi anche al di sopra delle più rosee aspettative, nonostante l’ormai canonica censura adottata dai grandi mezzi di informazione che hanno letteralmente ‘bucato’ la notizia. Numeri che adesso impongono però una gestione attenta sugli sviluppi dell’area d’opposizione sociale: l’evento è stato organizzato dalle sigle Movimento 3 V, Fronte del Dissenso, Ancora Italia, Primum Non Nocere, No Paura Day e Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali.

Non però senza un’imbarazzante coda polemica. La nota stonata arriva proprio dai promotori: al momento della composizione della scaletta relatori, censurati gli interventi di Dario Miedico del movimento SìAmo, radiato dall’Ordine dei Medici per la sua aperta posizione per la libertà di scelta sulle vaccinazioni, e dell’Alleanza Italiana Stop 5G.“Sono felice di partecipare a tutte le manifestazioni – in un video appello ha detto Miedico, dalle liste di Milano, tra i primi dottori in Italia ad essere stato radiato dall’Ordine professionale –purtroppo ho visto l’elenco degli interventi e non conosco quasi nessuno dei partecipanti”. “Si è verificato ciò che ci era stato presentato da Moreno Pasqunelli– ha ripetuto Emiliano Gioia, segretario nazionale del movimento SìAMO – Dopo che ci è stata presentata la scaletta dei relatori, discussa in separata sede con gli altri promotori, abbiamo denunciato che non dare spazio a Dario Miedico sarebbe stata un’imbarazzante mancanza. Abbiamo spiegato che mettere da parte un’icona della lotta alla narrativa vaccinale era quantomeno inopportuno. Pasqunelli ci ha spiegato che, nonostante la sua insistenza come rappresentante del Fronte del Dissenso, gli altri non hanno voluto sentire ragioni ed oggi ne abbiamo avuto conferma. Nessuno è stato disposto a concedere spazio a colui che più di chiunque altro sì è speso per la libertà di scelta!”
Duri i commenti del popolo dei social: “che schifo”, “che vergogna”, “mi dispiace dottore, non lo meritava”.“Abbiamo sempre lavorato per il pluralismo e l’unità inclusiva, ma nonostante la mia presenza sul palco sia stata caldeggiata dal Movimento 3 V nella consapevolezza di Moreno Pasquinelli e del Fronte del Dissenso al quale abbiamo aderito sin dalla fondazione, come prima per la Marcia della Liberazione – spiega invece Alleanza Italiana Stop 5G – alla straordinaria e gremita piazza di Roma è stato impedito di apprendere l’obbiettivo finale del grande reset che poggia nel piano di ingegneria sociale del 5G e della deriva digitale che legherà diritti e libertà di tutti alla tecnologia della sorveglianza e il Green Pass con QR Code è solo l’inizio di un processo indirizzato vero il Sistema di Credito Sociale. Si è persa una grande occasione, c’è stata l’evidente volontà di alcuni di continuare a guardare il dito anziché la luna puntata. Così non si offre un vero servizio complessivo alla collettività, tenuta ignara. Da quando è nata l’organizzazione spontanea intorno alle politiche di gestione Covid, è la prima volta che avviene una censura interna, impedito a voci libere e indipendenti di informare i cittadini. Il trattamento ricevuto non solo è imbarazzante ma crea un grave e inquietante precedente. La divisione è controproducente e fa solo il gioco del sistema che vuol fermare l’onda.“
Ci si domanda allora: dov’è finita la libertà d’opinione? Cui prodest?