ATTIVATA SOLO UNA NAVETTA CHE PARTE DA CIVITAVECCHIA I CITTADINI CHIEDONO IL RIMBORSO DEGLI ABBONAMENTI
Un contentino. Lo chiamano così gli eroici pendolari della fl5 che ancora si recano nella Capitale per esigenze lavorative.
Vi avevamo parlato del taglio drastico delle corse, situazione che inevitabilmente aveva creato assembramento nelle carrozze e persino sulle banchine delle stazioni, poi anche del ripensamento di Trenitalia. Fino al colpo di forbice finale. Per gli utenti della Roma-Civitavecchia è arrivata una piccola soddisfazione dopo le polemiche innescate dal comitato pendolari Litoranea nord e dalle altre associazioni che si battono da tempo per la risoluzione dei vari problemi quotidiani. “Il comitato pendolari FL5 ha ricevuto dalla Regione la comunicazione che alcune delle modifiche alle tratte proposte nei giorni scorsi alla regione sono state accolte”, ci ha tenuto a precisare il comitato sulla propria pagina Facebook. “Dopo aver ricevuto richieste e segnalazioni – prosegue la nota del presidente Andre Ricci – abbiamo comunicato all’assessorato ai trasporti della Regione Lazio le nostre osservazioni e richieste. Come sempre disponibili ad ascoltare le nostre istanze e a migliorare il servizio”.
Al momento queste sono le modifiche:
• Treno 23660 (Roma Termini 21.12 – Grosseto 23.30): assegnazione delle fermate intermedie per servizio viaggiatori a Roma Aurelia e S.Severa;
• Nuova corsa bus RM25Z (Civitavecchia 10:30 – Roma Termini 12:30). Circola tutti i giorni dal 6 al 19 aprile ed effettua tutte le fermate di S. Marinella, Marina di Cerveteri, Ladispoli- Cerveteri, Torre in Pietra-Palidoro, Maccarese, Roma Aurelia e Roma Ostiense.
Insomma, meglio di niente. Un convoglio regionale che comunque al rientro da Roma Termini effettua più fermate sulla linea ferroviaria (aveva polemizzato il presidente dell’associazione Piccolo Borgo Palidoro, Paolo Sbraccia, sostenendo non ci fossero più fermate a Palidoro-Torrimpietra) e poi una navetta che al mattino parte da Civitavecchia effettuando tutte le tappe negli scali del litorale.
C’è poi la questione dei rimborsi o della proroga degli abbonamenti. Tantissimi cittadini lo pretenderebbero, e lo hanno detto a gran voce, in virtù proprio dei treni cancellati. Anche perché le loro corse sono ormai saltate e quindi, i passeggeri di Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino, Santa Marinella e Civitavecchia sono costretti di conseguenza ad utilizzare l’auto per recarsi a Roma.
Una cosa è certa: i comuni di Ladispoli e Cerveteri, le associazioni, i comitati e i pendolari stessi torneranno alla carica presto magari chiedendo un incontro con i vertici di Trenitalia o della Regione, quando ovviamente sarà possibile farlo, per ottenere sconti o proroghe in virtù di quanto accaduto dai primi di marzo per colpa dell’emergenza sanitaria.