Roma-Civitavecchia, riattivati i treni ma i pendolari chiedono un rimborso dell’abbonamento

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Da ieri sulla tratta fl5 ci sono 13 corse in più ma in determinate fasce orarie si creano assembramenti sulle banchine a all’interno delle carrozze

Riattivati oltre 10 treni sulla Roma-Civitavecchia ma per i pendolari i problemi restano sempre gli stessi. Impossibile in determinati orari mantenere le distanze di sicurezza come segnalato da alcuni viaggiatori in questi giorni. E poi da considerare c’è che sono aumentati anche gli utenti della fl5 usciti ormai dal lockdown per riprendersi il proprio posto negli uffici o nei negozi. Da Ladispoli verso Roma Termini di nuovo in funzione i treni delle 8.41 e delle 19.08 mentre da Civitavecchia ripartiti quelli delle 8.54, 11.43, 11.56 ed il serale delle 21.30. Viceversa in direzione di Ladispoli e Marina di Cerveteri ritornate le corse delle 7.42, 9.12, 10.42, 14.27, 16.27, 17.57 e 18.57.

“Nessuna segnaletica sulle porte per la salita e la discesa dei viaggiatori e nessuna traccia neanche degli adesivi sui sedili per indicare la distanza da tenere con gli altri passeggeri”, segnala Giovanni Ardita delegato con i Problemi con i pendolari per il comune ladispolano. C’è poi un altro aspetto che fa infuriare lavoratori e studenti, soprattutto quelli che in questi mesi non hanno adoperato i mezzi per recarsi a Roma e pretenderebbero un rimborso dell’abbonamento. “Oltre ad una maggiore sicurezza per i cittadini – commenta Biagio Camicia, presidente di Consumatori Italiani Ladispoli-Cerveteri – sarebbe auspicabile una restituzione dei soldi a chi ha pagato senza però prendere il treno a marzo, aprile e maggio, praticamente centinaia e centinaia di persone. Oggi anche 50 euro di un abbonamento sono importanti in un bilancio familiare”.