La scoperta sarebbe stata fatta dall’archeologo inglese Ken Dark, che studia il sito da molti anni. La rivelazione è contenuta nel suo ultimo libro pubblicato da Taylor & Francis.
di Barbara Civinini
La casa di Gesù l’ha ritrovata, forse, proprio là, dove si è sempre favoleggiato che si trovasse. Per cercarla, l’archeologo inglese Ken Dark si è basato sulle indicazioni fornite da Sant’Adamnano nel suo “De Locis Sanctis”, datato intorno al 698, di cui una copia originale è ancora conservata nella Biblioteca Nazionale di Vienna. Secondo le fonti il vescovo franco Arculfo trovò scampo da una tremenda tempesta su una piccola isola della Scozia, Iona. Qui incontrò il monaco irlandese Adamnano, che durante il suo soggiorno gli narrò il suo viaggio in Terra Santa e le storie dei pellegrini che aveva incontrato.
La rivelazione è contenuta nell’ultimo libro del professor Dark, dell’Università di Reading, pubblicato di recente da Taylor & Francis. “The Sisters of Nazareth convent” trasforma in testo oltre 80 anni di ricerche archeologiche nel convento delle Suore di Nazareth. A seguito di una scoperta casuale nel 1880 – rivela l’archeologo inglese – il sito fu inizialmente esplorato dalle stesse suore del convento e poi per decenni da Henri Senès. Le ricerche sono rimaste quasi del tutto inedite. Il loro lavoro ha rivelato un edificio domestico di epoca romana in parte scavata nella roccia, accanto a sepolture di epoca romana, una chiesa rupestre ben conservata e chiese bizantine e crociate a livello superficiale. L’intera zona costituiva il nucleo monumentale di un vasto centro di pellegrinaggio. Secondo il professor Dark la gente del posto credeva fermamente che il luogo ospitasse la dimora di Gesù. Già nei primi decenni del secolo scorso era stata avanzata questa ipotesi. La casa sarebbe emersa fra le rovine della chiesa bizantina in uno strato di roccia risalente a 21 secoli fa. Molte delle caratteristiche originali della casa scavata nella roccia, datata al I secolo, sono ancora intatte, comprese le porte e le finestre, come documenta Ellen White, per la Biblical Archaeology Society. Il Progetto archeologico britannico di Nazareth, sponsorizzato dal Palestine Exploration Fund e dal Late Antiquity Research Group, diretto da Ken Dark, ha iniziato a indagare il sito nel 2006. Il convento delle Suore di Nazareth, un ordine di suore di lingua francese, si trova nel centro della moderna Nazareth, vicino alla famosa Chiesa dell’Annunciazione.
Il regista veneziano Alberto Castellani basandosi sulle ricerche di Dark ha realizzato il corto “Rivisitare Nazareth” dedicato al villaggio abitato da Gesù e alla sua casa natale, presentato ufficialmente al Festival Internazionale del Cinema archeologico di Rovereto tre anni fa e patrocinato dall’Ufficio Comunicazione Sociale della Conferenza Episcopale Italiana. Secondo il documentario, all’epoca delle crociate, le rovine della casa furono incorporate nella chiesa soprastante proprio per proteggerla. Ma si tratta veramente della casa di Gesù? Dark ha commentato sulla rivista “Biblical Archaeology Review” che non vi è alcuna buona ragione archeologica perché una tale identificazione non possa essere ritenuta reale.