Ritorno al Sistina per Michele La Ginestra

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Dopo tanti anni Michele La Ginestra torna sul palcoscenico dello storico teatro romano con lo spettacolo “M’accompagno da me”

di Paola Stefanucci

Non è facile saper far ridere con intelligenza: ma certo lo è per Michele La Ginestra, fondatore e direttore artistico da 20 anni del Teatro Sette, premiato dal pubblico capitolino e non solo, di stagione in stagione tanto che, ormai, il “tutto esaurito” è all’ordine del giorno.

L’attore, autore, regista e conduttore televisivo romano, ambassador di un noto (anche grazie a lui) marchio di pasta, dal 16 al 21 maggio sarà al Sistina in “M’accompagno da me”, one man show da lui scritto, con la regìa di Roberto Ciufoli.

Nello spettacolo La Ginestra “in cella” sostiene da solo il “peso” di una moltitudine di personaggi (detenuti, avvocati) regalandoci un’ora e più di impagabile buonumore.

Non è la prima volta di Michele, classe 1964,sull’ambitissima ribalta teatrale di via Sistina: in tanti lo abbiamo applaudito all’inizio del Millennio nel “Rugantino” di Pietro Garinei, con Sabrina Ferilli, Maurizio Mattioli e Simona Marchini.

Il ritorno dell’artista nello scrigno architettonico di Marcello Piacentini e Giulio Coltellacci è l’occasione per rivolgergli alcune domande.

Michele, una tappa storica nella sua carriera: la prima volta sul monumentale palcoscenico del Sistina. Che emozione fu?

Indescrivibile! All’epoca, nel 2000, io frequentavo teatri con una capienza massima di 400 posti…all’improvviso il boato di 1500 persone, per l’entrata del personaggio dei miei sogni: Rugantino! Mi sembrava di essere dentro una bolla d’aria, sballottato a destra e a manca dai ballerini, che mi aiutavano a districarmi in uno spettacolo pieno di cambi scena e costumi…un’emozione che rimarrà con me, per tutta la vita.

Come si sta preparando all’imminente ritorno nel Teatro diretto da Massimo Romeo Piparo?

Con grande senso di responsabilità! Massimo mi ha dato la possibilità di tornare sul palco più prestigioso d’Italia, con il mio one man show, e non voglio sbagliare nulla! “M’accompagno da me” sarà un gran bell’evento, anche perché lo spettacolo lo abbiamo testato nei teatri di tutt’Italia con grandi soddisfazioni e non vedo l’ora di approdare a Roma, per sentire il calore del pubblico di casa!

Il suo one man show“Mi hanno rimasto solo”, attraversa ancora le stagioni senza mostrare una ruga. Anche quest’ultimo suo lavoro “M’accompagno da me”, a giudicare dall’accoglienza al debutto, sembra sia destinato ad avere pari fortuna…

“M’accompagno da me” è uno spettacolo fresco, che ha la stessa struttura dell’altro one man show “Mi hanno rimasto solo” (replicato per decenni in tutta Italia), ma è completamente diverso. Il segreto sta nello spaziare da un personaggio all’altro, senza cadere nella ripetitività del monologo; la scorsa stagione, ha debuttato a Roma, nel mio Teatro7, ottenendo il “tutto esaurito” nel mese di programmazione. Per il Sistina, abbiamo perfezionato lo spettacolo aggiungendo nuovi monologhi e canzoni e soprattutto avremo una band che suona dal vivo. Io non me lo perderei!

Infine, Michele,  che cosa ha in mente per la prossima stagione del Teatro Sette?

E’ difficile migliorare rispetto alla stagione che si è appena conclusa, che è stata straordinaria, sia dal punto di vista dei numeri che del gradimento. Però, ormai, gli ingredienti li conosciamo: bisogna dare un pizzico di La Ginestra, un’aggiunta di Stremate (Beatrice Fazi,  Federica Cifola e  Giulia Ricciardi), un tocco di  Sergio Zecca e  Marco Zadra, il tutto da mescolare con  Massimo Wertmuller e con qualche altro beniamino del pubblico o classico della risata, ed il piatto è servito! I contorni li stiamo decidendo ora, ma saranno all’altezza delle portate principali!