RINUNCIA ALLA CARRIERA PER PRENDERSI CURA DEI CANI DI CHERNOBYL

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Lucas Hixson, ricercatore americano, ha mollato tutto e si è trasferito nella città ucraina per curare i cani dimenticati

Recentemente è andata in onda una serie tv dedicata a Chernobyl che, oltre al dramma umano, ha visto l’uccisione di molti animali domestici. Questa serie è molto accurata, ma non mostra che non tutti i cani sono stati sterminati. Molti di loro, infatti, sono sopravvissuti in Ucraina e da allora si sono riprodotti. Oggi questi cani vagano per le strade abbandonate in città e villaggi, sopravvivendo nonostante il clima rigido e la scarsità di cibo. Ed è proprio qui che è intervenuto Lucas Hixson.
Lui è un ricercatore che si è specializzato nello studio delle radiazioni, e che un giorno ha deciso di sacrificare la sua carriera per prendersi cura dei cani vittime delle radiazioni. Tutti i giorni Lucas viaggia intorno al perimetro della centrale nucleare abbandonata e nutre il maggior numero possibile di quattro zampe. Non solo: coordina una squadra di veterinari per vaccinare e sterilizzare alcuni degli animali malati o feriti. «Anche questi cani hanno diritto al cibo e a un rifugio. Quando sono arrivato qui, ho visto tantissimi cani vagare per la città e ho deciso di fare qualcosa», ha detto Lucas.

Il cane che nutre per primo ogni giorno si chiama Barium. Lui vive vicino al reattore n. 4 ed è nato nella primavera del 2016. La sicurezza in questa zona rimane molto importante anche dopo 33 anni dal disastro, e infatti la zona è sempre monitorata dalle guardie.

Anatoly Kravetc, esperto di radiazioni che collabora con Lucas, aggiunge: «Abbiamo iniziato a prenderci cura di Baloo quando sua madre è stata mangiata dai lupi. Era un cane molto piccolo e probabilmente sarebbe stato mangiato anche lui». Per Baloo è stata costruita una gabbia e gli viene portato del cibo ogni giorno. Anche la signora Natalia Melnichyk, mamma di tre bimbi, nel suo tempo libero dà da mangiare ai cani della zona. Lei aveva sei anni quando è avvenuta l’esplosione e viveva nella città di Pripyat: «In questa zona sono successe cose terribili ed è bello vedere che adesso ci sono persone come Lucas».
Lucas è nato nel Michigan e ha visitato Chernobyl per la prima volta nel 2014. Da quel momento lui e il collega Erik Kambarian hanno deciso di rimanere lì e creare il «Clean Futures Fund», una realtà che raccoglie fondi per aiutare le persone malate a Chernobyl e i cani della città. Nella zona c’erano circa 1000 cani ma grazie alle sterilizzazioni il numero oggi è sceso a 750. I fondi però non sono ancora sufficienti e Lucas riesce a dedicarsi a questa attività solo nei mesi più freddi. L’anno scorso per la prima volta le autorità di Chernobyl gli hanno consentito di trovare una casa a 54 cuccioli che ora hanno una famiglia negli Stati Uniti o in Canada, ed è stata per lui una delle soddisfazioni più grandi.