La prima grande mostra dedicata al cantautore italiano che con ironia addita l’eterna crisi dell’Italia.
Poeta dallo stile unico, con la sua voce ruvida e con i suoi testi apparentemente leggeri e disimpegnati ma pieni di contenuti, ha saputo graffiare società e politica senza mai nascondersi dietro etichette e maschere, riuscendo, attraverso pensieri anticonformisti e parole semplici, a portare alla luce gli anni bui della nostra nazione.
Le sue canzoni dal forte impegno civile, sono state riscoperte e diventate veri e propri inni tra le nuove generazioni, usate in teatro, come colonne sonore di film, compilation e festival.
Un esposizione inedita nata dalla ricerca di materiali, molti dei quali di assoluto valore concessi dalla sorella Anna: documenti, foto, cimeli e raccolte di dischi, oggetti, abiti di scena come l’accappatoio indossato durante il Festivalbar all’Arena di Verona.
“A ogni concerto arrivava all’ultimo momento e si percepiva in lui una certa inquietudine che lo rendeva una persona meravigliosa. A unire Rino e me, oltre all’amore per la musica, era la ribellione nei confronti del perbenismo, dell’ipocrisia e l’esigenza di essere liberi di esprimerci” Riccardo Cocciante.
La mostra dal 16 febbraio al 28 aprile 2024 al Museo di Roma in Trastevere.
Celebra il cantautore calabrese di nascita, romano d’adozione, a cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano, è promossa da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e organizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con il supporto di Zètema Progetto Cultura, sotto il patrocinio del Ministero della Cultura e da SIAE con la collaborazione di Rai Teche – che conserva la maggior parte dei filmati che riguardano l’artista – e Universal Music Publishing Group.
Info: 060608
www.museodiromaintrastevere.it