RIFIUTI. ROMA, BIODIGESTORI A CESANO E CASAL SELCE

0
860
biodigestore

GIANNINI (LEGA): DUE MAXI ‘FREGATURE’ PER I TERRITORI. 

“I residenti delle periferie del XIII e del XV Municipio non potranno mai ‘digerire’ l’affronto che il sindaco Gualtieri sta portando avanti nei loro confronti, con la decisione di piazzare senza alcun confronto su questi territori dei cosiddetti ‘biodigestori’ da 120mila tonnellate di rifiuti l’anno ciascuno. Di bio in questi maxi impianti c’è solo il nome, ma si tratta in realtà di fregature: montagne di frazione organica di immondizia che, tramite un procedimento integrato, anaerobico e aerobico, verrebbero trasformate in compostato misto e biometano liquido. Tutti procedimenti che non sono esenti da dispersione parziale nell’ambiente di microparticelle potenzialmente dannose e miasmi sui vicini quartieri, dove hanno sede abitazioni, scuole, asili, strutture sanitarie e attività agricole”.

Lo scrive in una nota Daniele Giannini, dirigente regionale della Lega. “L’amministrazione capitolina di centrosinistra – prosegue – non poteva scegliere territori meno idonei per impianti di questo genere: mal collegati a livello di viabilità, lontani dalle principali infrastrutture, senza fognature adeguate e a due passi da realtà che per decenni hanno già contribuito a produrre criticità ambientali non indifferenti. Si pensi alla vicinanza in linea d’aria con la Valle Galeria per Casal Selce e alla prossimità di elettrosmog da antenne radiofoniche e deposito di scorie nucleari radioattive per Cesano. Zone agresti che rischiano di perdere la loro vocazione per sempre in nome della costruzione a tutti costi di maxi ecomostri senza senso. Lo diciamo da sempre – spiega ancora Giannini – la realizzazione di tanti mini impianti, uno per ogni municipalità, avrebbe garantito la funzionalità del ciclo dei rifiuti, creato poco impatto sulle zone circostanti e contribuito alla collaborazione di comitati di quartiere e popolazione con le scelte delle istituzioni, senza piani per strutture mastodontiche calati dall’alto. Nonostante i pareri negativi della soprintendenza archeologica, il 29 settembre scorso – puntualizza l’esponente della Lega – è stato adottato, tramite ordinanza, il Puar  (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) per la realizzazione degli impianti. Entro 120 giorni da quella data, cioè entro fine marzo, Ama dovrà acquisire l’Autorizzazione unica, e prima dell’avvio dei lavori dovrà essere perfezionato l’accordo procedimentale tra Roma Capitale e Regione Lazio per la disponibilità delle aree. Mancano pochi mesi, abbiamo chiesto, chiediamo e continueremo a chiedere a gran voce un ripensamento delle scelte su Casal Selce e Cesano, per salvaguardare quartieri dove già per troppo tempo le famiglie, con anziani e bambini, hanno dovuto coesistere con fattori ambientali negativi. Fino all’eventuale posa della prima pietra – conclude Giannini – la nostra battaglia continua”.