Mentre si è accesa una veemente disputa tra l’amministrazione comunale di Ladispoli, che difende a spada tratta il servizio di raccolta dei rifiuti, e vari mass media che invece puntano l’indice sulle distonie e le incomprensibili articolazioni di un appalto che costa fior di euro ai contribuenti, si registra in queste ore una forte presa di posizione del Codacons.Che ha scelto di non avventurarsi nel ginepraio dei costi e delle spese della raccolta differenziata, bensì di evidenziare come i cittadini da tempo chiedano degli interventi alla ditta appaltatrice ed al comune. Richieste, come ha sottolineato il coordinatore del Codacons per il litorale, Angelo Bernabei, respinte o nemmeno prese in considerazione da tre anni.
“Quando nel 2014 il servizio porta a porta fu avviato su tutto il territorio di Ladispoli – afferma Bernabei – molte persone si rivolsero alla nostra associazione per segnalare disservizi e proporre miglioramenti. La raccolta differenziata, del resto, era un evento inedito per la città. Il Codacons si fece portavoce, anche attraverso la stampa, di queste istanze che provenivano dal popolo. Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E di chi pensa di sapere tutto e di non dover accogliere suggerimenti. Qualche esempio? Chiedemmo, soprattutto nei primi mesi, di posizionare una volta a settimana gli scarrabili nei punti nevralgici della città per consentire di conferire rifiuti ed evitare disagi dovuti al palese insufficiente numero di passaggi soprattutto per umido e plastica. Nemmeno ci presero in considerazione. Poi, qualche tempo dopo, alcuni sedicenti esperti si resero conto che turisti del fine settimana e villeggianti occasionali non sapevano dove gettare la spazzatura sabato e domenica. Allora, invece degli scarrabili, hanno preferito costruire due mini isole ecologiche in via Palo Laziale ed in via Settevene Palo. Buttando al vento i soldi dei contribuenti visto che qualche tempo dopo le strutture sono state demolite dato che diventavano discariche abusive per tutta la settimana. Con lo scarrabile non si risparmiava il denaro dei cittadini di Ladispoli?
Successivamente, il Codacons ha proposto di intensificare i controlli nelle strade interessate dal passaggio settimanale della spazzatrice automatica visto che molte vie erano sudicie a causa del mancato rispetto del divieto di sosta. Per un paio di settimane i controlli hanno funzionato, sono volate sacrosante multe ai trasgressori, le strade di Ladispoli erano pulite. Poi i controlli si sono misteriosamente interrotti, forse per paura di inimicarsi i cittadini, le vie sono tornate ad essere sporche.
Di recente – continua Bernabei – abbiamo chiesto, a nome dei cittadini, alla ditta appaltatrice di raddoppiare la raccolta settimanale della plastica, osservando come i bidoni tracimano in tutti i condomini e spesso piatti e bicchieri sporchi cadono in terra, attirando insetti e topi negli androni dei palazzi. In questo caso nemmeno ci hanno risposto, nonostante avessimo anche fornito una soluzione per non aumentare i costi, ovvero ridurre a due volte al mese la raccolta del vetro e del metallo che negli edifici civili sono il rifiuto meno conferito dagli utenti. Nonostante il silenzio dei diretti interessati, il Codacons su istanza dei cittadini lancia una nuova proposta, peraltro già caldeggiata anche dalla stampa.
Non è più possibile, soprattutto andando incontro all’estate ed all’arrivo di migliaia di villeggianti, che ad ogni festa comandata il servizio di raccolta dei rifiuti si fermi. Abbiamo avuto il recente pessimo esempio del 30 aprile e del primo maggio quando il servizio porta a porta si è bloccato per 48 ore ed i cittadini si sono trovati in forte difficoltà. Nella vicina Cerveteri, tanto per fare un esempio, non sempre alle feste comandate i camion per la raccolta della spazzatura si fermano. Perchè questa differenza di trattamento?
L’appalto costa fior di euro ai contribuenti di Ladispoli, invitiamo caldamente tutti i candidati alla carica di sindaco per le elezioni del prossimo 11 giugno a dire ai cittadini come intendono affrontare questo annoso problema. E, soprattutto, se si degneranno di ascoltare i suggerimenti che vengono dal popolo”.