Riduzioni linea C e Roma – Giardinetti

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“Non ci potevamo aspettare che la linea C fosse da meno!” è questo il commento dell’Osservatorio Regionale sui Trasporti alla prescrizione dell’ANSFISA di ritirare dal servizio, uno al mese, i rotabili della linea C a causa della mancanza dei requisiti di sicurezza e di manutenzione per proseguire il servizio stesso secondo le norme.

“Guasti ‘temporanei’ e ricorrenti a parte, lo stesso sta avvenendo per la linea A e per la linea B, addirittura interrotta la B1 giorni fa per mancanza di materiale e per i tram per i quali ci si alterna fra le interruzioni per i risanamenti della sede ormai spesso in condizioni pietose e quelle per carenza di mezzi disponibili. Per non parlare della situazione sulla Roma – Lido (tratta limitata e con frequenze, bene che vada, a 26 minuti quando due anni e mezzo fa l’ATAC aveva promesso di portarle a 9) e della Roma Nord ormai al lumicino”.

“C’è un’unica linea”, prosegue l’Osservatorio, “che ha, per ora, materiale a sufficienza ed un armamento in condizioni molto migliore di altre linee e che potrebbe svolgere anche un ruolo di supporto alle previste riduzioni del servizio sulla linea C: è la Roma – Giardinetti, che invece viene senza motivo tenuta per un terzo chiusa (tra Centocelle ed il raccordo anulare), lasciando i residenti di una larga parte di uno dei più popolosi quartieri senza quel collegamento su ferro che pure avrebbero, sostituito da un autobus costoso ed inefficiente, ed ora anche senza la linea S integrativa”.

L’Osservatorio Regionale sui Trasporti ribadisce la necessità di far ripartire il servizio su questa tratta, “un’operazione che va considerata propedeutica e non alternativa ai futuri lavori di trasformazione in tranvia così come previsto dal PUMS, e che consentirebbe la massima continuità d’esercizio nel periodo di tali lavori, in modo da non lasciare ulteriormente scoperto quel quadrante della città per un periodo di trasformazione che difficilmente si può sperare di pochi anni, consentendo agli abitanti di raggiungere rapidamente Termini più direttamente e senza andare ad affollare ulteriormente la linea A a San Giovanni e ricollegando anche le strutture sanitarie lambite dal percorso (e non dalla linea C), possibilità oggi preclusa”.