Il 3 Dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità, un video appello di medici e un dossier chiedono di riconoscere le disabilità legate all’inquinamento chimico ed elettromagnetico.
di Maurizio Martucci
Con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei cittadini diversamente abili, nel 1981 l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) proclama la Giornata internazionale delle persone con disabilità, fissando al 3 Dicembre di ogni anni l’evento mondiale, ratificata nel 2006 la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, riconosciuta l’importanza dei principi e delle linee guida politiche contenute nel Programma Mondiale di Azione riguardante le persone con disabilità.
Il tema della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 Dicembre 2020 viene racchiuso nelle espressioni «Non si lascia indietro nessuno, mai» e «Non tutte le disabilità sono visibili, ma non per questo meno invalidanti», concentrandosi sulla diffusione della consapevolezza delle disabilità non immediatamente evidenti. Così, per denunciare nei pericoli di un agente inquinate invisibile per eccellenza come l’elettromagnetismo l’altrettanto invisibile calvario di ammalti disconosciuti da Stato e organismi di pubblica sanità, Alleanza Italiana Stop 5G pubblica questo dossier su Elettrosensibilità (EHS), Sensibilità Chimica Multipla (MCS),Fibromialgia (FM) e Fatica Cronica (CFS/ME), denunciando nel dramma dei cittadini colpiti da queste malattie ambientali d’Era Elettromagnetica l’assenza di protezione, diritti e tutela dalle invisibili barriere irraggiate nell’aria.
«Gli Stati dovrebbero riconoscere la prominente importanza dell’accessibilità nel processo di creazione di uguali opportunità in tutti i campi della vita sociale. Per le persone disabili gli Stati dovrebbero sia attivare programmi per rendere accessibile l’ambiente fisico sia prendere le misure necessarie per fornire accesso alle informazioni e al mondo della comunicazione. Gli Stati dovrebbero far sì che i nuovi sistemi telematici per fornire al pubblico informazioni e servizi siano resi accessibili fin dall’inizio oppure adattati in modo da risultare accessibili alle persone disabili».
Col promemoria 296/2005 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconosce i problemi di salute degli elettrosensibili, suggerendo che i sintomi siano complessivamente indicati come intolleranza idiopatica ambientale con attribuzione ai campi elettromagnetici: per l’OMS l’EHS è quindi caratterizzata da una varietà sintomatologica reale ma non specifica, diversa da individuo a individuo, variabile nella sua gravità, sconfinando in una grave disabilità ricompresa come un’invalidità ambientale funzionale in Svezia e malattia riconosciuta dal sistema pensionistico del Canada. In Italia, con la legge n. 18 del 3 marzo 2009, il Parlamento ha autorizzato la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e del relativo protocollo opzionale sottoscritto il 30 marzo 2007, istituendo l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Nel 2014 quest’organismo è coinvolto dai malati elettrosensibili con lo scopo di creare “norme che consentano alle persone elettrosensibili di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita, per identificare e superare barriere ed ostacoli all’accessibilità, legati alla presenza di campi elettromagnetici artificiali negli edifici, sui treni, nelle scuole, luoghi di lavoro e strutture sanitarie”. Ciò, assente una legge sia nazionale (assenti i livelli essenziali di assistenza – LEA) che regionale (elenco malattie rare, ad eccezione della Regione Basilicata 2013), nonostante in Parlamento risultino congelati alcuni disegni di legge per il riconoscimento di Sensibilità Chimica Multipla e Fibromialgia.
Infatti per le politiche internazionali d’inclusione sociale bisogna rendere accessibile ambiente, informazione e comunicazione a tutti i disabili: è scritto nella Risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite del 20 Dicembre 1993 (Standard Rules on the Equalization of Opportunities for Persons with Disabilities), ratificata a più riprese nel 2006-2009 dall’Italia la Convenzione ONU sul diritto alle persone con disabilità nei nuovi standard per le pari opportunità, dignità e diritti inalienabili delle persone. Anche perché sempre in Svezia nel 2000 il Nordic Council of Ministers pubblica il documento “The Nordic Adaptation of Classification of Occupationally Related Disorders (Diseases and Symptoms) to ICD-10”, identificando l’elettrosensibilità come “electromagneticintolerance” (El-allergy) ai codici ICD-10 R68.8 e T78.8 oggi W90, mentre il 2 Aprile 2009 il Parlamento europeo approva la Risoluzione 2008/2211 chiarendo al punto 28 come gli Stati membri siano invitati a seguire l’esempio della Svezia, riconoscendo le persone che soffrono di elettro-ipersensibilità come disabili, mentre nel 2011 il Consiglio d’Europa con la Risoluzione 1815 (2011) chiede al punto 8.1.4 di prestare “particolare attenzione alle persone elettrosensibili”.
Non è un quindi caso che la quasi totalità degli atti amministrativi precauzionali e cautelativi ufficialmente approvati tra il 2019 e il 2020 da oltre 600 tra Comuni e Sindaci d’Italia per applicare il Principio di Precauzione nella richiesta di una moratoria capace di fermare l’avanzata dei pericoli sanitari e ambientali del5G, sia costantemente riportata la particolare condizione dei cittadini affetti dalla sindrome immuno-neuro-tossica EHS ed MCS, che con l’invasione elettromagnetica dell’Internet delle cose non troverebbero più scampo da un’irradiazione multipla, cumulativa, permanente e ubiquitaria.
Così, per difendere la salute pubblica dalla minaccia invisibile nella denuncia dei lati oscuri del wireless di quinta generazione, Alleanza Italiana Stop 5G è nata nel 2018 sulla spinta di cittadini costretti – tra l’indifferenza diorgani istituzionali e sanitari – a subire come vere e proprie torture gli effetti collaterali di un ambiente sempre più elettrificato e tossico. Alleanza Italiana Stop 5G al suo interno comprende infatti comitati e associazioni sia locali che nazionali di malati quali Comitato Oltre la MCS, Obiettivo Sensibile, Comitato Fibromialgici Uniti ed il Movimento Europeo Diversamente Abili: da qui la doverosa adesione alla Giornata internazionale delle persone con disabilità e l’idea di questo dossier di denuncia, pensato anche per ONU, Ufficio della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, OMS, Parlamento Europeo e Governo italiano, per amplificare la disperata richiesta d’aiuto gridata proprio dai malati invisibili, mentre uno tsunami elettromagnetico senza precedenti nella storia dell’umanità s’appresta ad abbattersi contro le vite di tutti quanti noi, facendo degli ammalati le sentinelle di un problema molto ampio che investe benessere e salubrità di ognuno di noi, indistintamente. Non è più possibile continuare a far finta di niente, continuando a negare l’evidenza. Vittime e malati ci sono già. Prima che sia troppo tardi e che la funesta lista dei lutti e tragedie continui a crescere, bisogna agire subito, affinché le giornate mondiali per i diritti delle persone disabili diventino 365 e siano per ogni giorno dell’anno, ma tutela di tutti, nessuno escluso. Perché nessuno deve restare indietro. E nemmeno più irradiato dall’elettrosmog, contro la sua volontà. Servono diritti e riconoscimento delle disabilità per l’Elettrosensibilità (EHS), la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), la Fibromialgia (FM) e la Fatica Cronica (CFS/ME).
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https://oasisana.files.wordpress.com/2020/11/dossiergiornatadisabilita-2.pdf
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https://www.youtube.com/watch?v=Ctn7bn9uZp8&feature=emb_title