RIBES NIGRUM FITOTERAPICO E GEMMOTERAPICO

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LA PIANTA PER I DOLORI OSTEOARTICOLARI … E NON SOLO.

di Aldo Ercoli

Il Ribes nigrum (Ribes nero)assieme agli altri arbusti dello stesso genere (150 specie) appartiene alla famiglia delle Sassifragacee (dal latino un’ erba che rompe i sassi).

Sono vegetali che amano il freddo, con ampia distribuzione geografica dall’emisfero settentrionale fino alle vette delle Ande. I Ribes nigrum (chiamato cosi per i suoi frutti di colore nero), vive pertanto in zone montane temperate o fredde, prediligendo le crepe delle rocce silicee o calcaree.

Una pianta che ama e sopporta bene le basse temperature, ed è talmente forte da rompere i sassi, dovrebbe farci pensare ad rimedio che resista al clima rigido con forza tale da contrastare i dolori delle ossa, le forme reumatiche, con un organotropismo per l’apparato osteoarticolare.

La farmacologia farmaceutica utilizza i farmaci antinfiammatori non steroidi (Fans) che pur essendo efficaci nelle maggior parti di queste croniche patologie, non particolarmente severe, presenta delle controindicazioni e soprattutto effetti collaterali: gastriti, ritenzione idrica, modici rialzi pressori (non è certo l’ideale negli ipertesi).

Soprattutto le foglie del Ribes nero in fitoterapia (T.M. 40 gtt due tre volte al giorno, lontano dai pasti ) hanno spiccate proprietà antiinfiammatorie, antireumatiche, uricosuriche tali da risultare assai utili nelle manifestazioni dolorose articolari dell’artrosi e nelle affezioni dolorose reumatiche, ma anche nell’iperuricemia con tendenza alla gotta e/o alla calcolosi renale uratica. Il complesso fitoterapico non solo non è gastrolesivo ma non rialza i valori pressori perché vanta anche una spiccata azione diuretica.

Le foglie del Ribes manifestano azione antinfiammatorie, specie i macrofagi, (potenti agenti flogistici per le sostanze litiche contenute nei loro lisosomi). La dimostrazione della loro efficacia ci viene convalidata dal miglioramento sintomatologico dei dolori e dalla normalizzazione dei marker ematochimici della flogosi (VES,PCR). Lassarre B. e coll (Nature 1983) attribuisce in parte ai flavonoidi presenti nel fitocomplesso sia l’attività antiflogistica che quella diuretica, tale da essere utile nell’ipertensione lieve.

Il realtà parte dell’azione diuretica sarebbe dovuta all’olio essenziale (terpeni) che sdoppiandosi libererebbe un’ossidasi molto attiva sull’epitelio renale tale che, stimolandolo, determinerebbe una importante diversi (Weiss R.F. Lehrbuch der Phytoterapie. Hippokrates Verbal, Stuttgard 1992).

I frutti del Ribes nero contengono, come principi attivi, oltre ai flavonoidi, alle vitamine C e P anche gli antocianI. Tutto ciò conferisce al frutto spiccate proprietà di protezione dei vasi tanto che può essere utilizzato come preventivo delle complicanze cardiovascolari. Inoltre, alla stessa stregua del Mirtillo, gli antociani sono in gado di aumentare l’acuità visiva. Questrel R. e Walzant P (Gaz. Med Fr. 1983) hanno documentato un’azione protettiva sui vasi della retina con diminuzione della permeabilità ed aumento della resistenza grazie ad un’azione vitaminica assai simile alla P.

I frutti associati poi al Ruscus aculeatus T.M. oppure all’Aesculus hippocastanum T.M. si sono dimostrati assai efficaci nell’insufficienza venosa degli arti inferiori e negli stati emorroidari. Oltre da T.M. Ribes Nigrum: 30 – 40 gtt, diluite in un po’ d’acqua tre volte al giorno; anche estratto secco neb: 1 – 3 cps al giorno. Il gemmo derivato, Ribes Nigrum 1 DH M.G. (macerato glicemico), ottenuto dalla macerazione delle gemme fresche sembra un fratello quasi gemello del fitoterapico.

Oltre alle comuni attività antinfiammatorie ha però uno spiccato organo tropismo per le ghiandole surrenali, con una precisa azione antiallergica. La stimolazione diretta della corteccia surrenale porta ad un aumento del cortisolo nel sangue (azione cortison – like) senza che si verifichino gli effetti iatrogeni dei corticosteroidi. In questo modo si realizza sia l’attività antinfiammatoria, coadiuvata da Antociani e Flavonoidi, che quella antiallergica.

Di certo, anche se simile, l’effetto è molto minore rispetto ai cortisonici di sintesi farmaceutici. Questo può spiegare, almeno in parte, l’assenza di effetti collaterali. La posologia del Ribes Nigrum M.G. 1 DH è 50 – 100 gtt al mattino al risveglio oppure di 30 – 40 gtt alle ore 8 e alle 15 (ritmo circadiano). Una più recente formulazione del gemmoterapico è Ribes Forte fee (associato al Rosmarinus officinalis ed all’Juniperus communis) da 5 a 15 gtt, al mattino in un bicchiere d’acqua da 250 ml. Il Rosmarino è utile nelle turbe digestive e facilità le funzioni di eliminazione renale. Il Ginepro (Juniperus) rinforza l’azione diuretica e digestiva.

 

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Dottor Professor Aldo Ercoli Specializzato in Cardiologia e Broncopneumatologia e esperto in Malattie Infettive.

Cardiologo già docente in Microbiologia ambientali, Medicina Naturale e di formazione dei medici di medicina di base