Dal 6 al 18 ottobre 2020 il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ospita la mostra itinerante nazionale di opere realizzate con materiali di scarto.
Dal 6 al 18 ottobre 2020 RiArtEco fa tappa a Roma, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. RiArtEco è una realtà consolidata nel mondo dell’arte contemporanea, nata per diffondere la cultura del riuso e riutilizzo dei materiali, sottolineando, con un’apparente contraddizione in termini, come i rifiuti, oltre ad essere raccolti, debbano essere sempre più “riconosciuti” quali importanti risorse che possono acquisire un valore economico, attraverso il recupero e il riutilizzo dei materiali, e una valenza creativa, mediante il riciclo artistico o la realizzazione di opere di eco-design.
La celebrazione del rottame, inteso nella più ampia accezione di quanto “scartato dalla società”, indipendentemente dalla sua natura di materiale, oggetto o persona reso inutilizzabile, da conferire in discarica, da alienare”, è il tramite per il quale l’artista viene insignito del ruolo di portavoce del cambiamento coinvolgendo, nella pluralità di linguaggi espressivi e tecniche compositive, sia il visitatore che le istituzioni, nel comune impegno etico-sociale sulle scelte impattanti che riguardano l’ambiente, il benessere e lo stato di salute dei cittadini.
L’attuale visione utilitaristica viene metabolizzata e rielaborata attraverso l’arte del riciclo, al pari di quanto accadeva al ceramista antico che, con rudimentali modalità, ma grande senso estetico ed artistico, modellava forme e pensieri. È la ricerca di significati ciò che affascina il visitatore perché gli oggetti consegnano alle loro forme e al loro utilizzo le varie filosofie di vita del periodo nel quale sono state create. Allo stesso modo dei reperti conservati al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, le opere di RiArtEco comunicano, attraverso forme e colori differenti, visioni del mondo declinate in storie di uomini proiettate verso un’azione corale di conversione ecologica degli stili di vita, e dei processi produttivi. L’interazione delle attività umane legate con modelli di sviluppo non sostenibili sta producendo il collasso delle economie mondiali, riducendo la qualità della vita sul Pianeta per tutti gli esseri viventi e, in particolare, per le minoranze etniche e le porzioni economicamente deboli delle popolazioni.
L’Arte intercetta significativamente i malesseri sociali, sa accoglierli, plasmarli e ricondurli in dimensioni di comprensione e riflessione; così “Riarteco” conduce a rimodulare la nostra esperienza di vita mediante la trasformazione di oggetti destinati allo scarto. Le mani degli artisti per mezzo dell’intima propria sensibilità rimodellano e danno nuova vita al “rifiuto”, ne fanno un “Dono” inaspettato offerto come opportunità alla comune Cultura. Punto di incontro con la dinamica del “Dono” è il progetto antropologico “CirKula.R”, inserito in Riarteco, approdo emotivo per i fruitori della Mostra che, infatti, non promuove i singoli artisti, ma si propone come un’unità culturale, un’onda “anomala” che ha il desiderio di rimuovere le cattive pratiche per riappropriarsi della cultura millenaria alla base della propria storia, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
Diffondere la cultura del riuso significa educare al rispetto dell’ambiente e delle specie viventi, ridurre le diseguaglianze sociali e culturali ponendo lo “scarto” come pietra angolare su cui edificare comunità sostenibili e responsabili, capaci di svilupparsi dall’incontro e dal confronto reciproco, riconoscendosi nell’affermazione delle reciproche differenze, senza prescindere dall’intenzione di mettere a servizio del bene comune l’intelligenza umana per trovare soluzioni ai laceranti contrasti etici, sociali, etnici e culturali che soffocano la nostra società. La mostra è visitabile negli orari di apertura del Museo ed è compresa nel costo del biglietto.
Infoline 340.1238485
Movimento RiArtEco – Coordinamento nazionale
Marco Pasqualin
Silvia Filippi
Aldo Celle
www.riarteco.it
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