Il mercato sarà allestito, come in precedenza nella zona Pirgus, lungo le due strade parallele di Via Giulio Cesare e Via Pirgus che costeggiano il parco Kennedy.
Lo comunicano il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei e l’assessore alle attività produttive Emanuele Minghella. L’ordinanza di chiusura, disposta lo scorso mese a seguito dei sopralluoghi che avevano rivelato alcune irregolarità e potenziali rischi di contagi, non sarà prolungata perché è stato raggiunto un accordo tra il Comune, il sindacato di categoria ed i rappresentanti dei venditori ambulanti che hanno condiviso l’attuazione di alcune precise norme anti-covid che dovranno essere rispettate alla lettera e che permetteranno di riaprire il mercato in una situazione di maggiore sicurezza. Al momento non ci sarà nessun trasferimento dei banchi di vendita in una altra area della cittadina e il mercato sarà allestito, come in precedenza nella zona Pirgus, lungo le due strade parallele di Via Giulio Cesare e Via Pirgus che costeggiano il parco Kennedy.
È stato deciso di assicurare la presenza, durante l’intero svolgimento del mercato, di due steward, i cui compensi saranno pagati direttamente dai venditori ambulanti e che saranno affiancati da due percettori del reddito di cittadinanza inviati sul posto dall’amministrazione comunale.
Tutti i venditori hanno concordato sul fatto di dove limitare anche le aree espositive, per creare uno spazio più ampio per il passaggio dei clienti e assicurare maggior distanziamento tra gli avventori. Gli steward avranno il preciso compito di far rispettare i distanziamenti sociali, evitare assembramenti e verificare che tutti indossino correttamente la mascherina e non oltrepassino una linea che dividerà in due l’area di mercato.
“Il prossimo 19 novembre eseguirò un nuovo sopralluogo al mercato rionale del giovedì mattina e se le nuove disposizioni non saranno rispettate, come anticipato, conferma il sindaco Tidei mi vedrò costretto a prolungare l’ordinanza di chiusura fino al termine dell’ emergenza Covid in atto, che ci vede quali sindaci e dunque massima autorità sanitaria del comune, obbligati a mettere in atto tutte le forme di tutela della salute pubblica e di contenimento dei contagi sul territorio di nostra competenza, intervenendo su tutte le potenziali situazioni di rischio”.