Aiuto alle famiglie con la “Rete Solidale”. Lo storico Ente Nazionale per la Protezione degli Animali lancia una petizione online per la riduzione dell’IVA sul cibo pet e le spese veterinarie. Gli amici a quattro zampe non sono un bene di lusso.
Tra aumenti di energia, carburanti e inflazione a cascata in tutti i settori, la riduzione dell’IVA al 10% per pet food e spese veterinarie è un provvedimento non più rimandabile. Sono troppe – spiega l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) – le cessioni per motivi economici e le famiglie che si rivolgono alla nostra associazione perché non riescono a sostenere i costi onerosi d’interventi veterinari e del cibo per i propri animali domestici. Solo dall’inizio di quest’anno ENPA ha aiutato oltre mille famiglie in difficoltà con il progetto dedicato “Rete Solidale”.
Gli aiuti del Progetto – che ha all’attivo già diversi anni di attività – sono suddivisi in convenzioni con i medici veterinari, spedizione di farmaci a sezioni, privati e piccole onlus, invio di alimenti a persone sensibili o piccole strutture che garantiscono sul territorio il benessere animale, mantenimento degli animali ricoverati nelle strutture ENPA e in altre pensioni, incontri con le scuole e formazione sui rapporti istituzionali con Regioni, Comuni e Servizi Veterinari Locali.
Purtroppo, dice la presidente, Carla Rocchi, le cessioni sono aumentate del 15%. E fra le cause principali, afferma, c’è proprio il fattore economico che incide quasi per il 50%. Facciamoci sentire e invitiamo tutti quelli che conosciamo a firmare la petizione al Governo italiano per la riduzione dell’IVA al 10% per le spese di cibo e prestazioni veterinarie. Bisogna aiutare subito le famiglie.
Secondo i dati dello storico Ente fondato dall’”Eroe dei due mondi”, dal primo gennaio al 30 settembre, sono 17585 i cani ospiti dei suoi rifugi e 39752 i gatti accuditi dai suoi volontari tra gattili e colonie feline, mente le adozioni sono in grande calo. Insomma, le storie di animali ceduti per motivi economici sono davvero troppe, anche perché mantenere un cane in buona salute costa circa 120 euro al mese, senza considerare le eventuali spese veterinarie.
Le famiglie che hanno accolto un amico a quattro zampe sono sempre più in affanno e le richieste di aiuto agli ambulatori veterinari dell’Ente sono in costante aumento. Inoltre, sono sempre più frequenti i casi di violenza e maltrattamento di animali intercettati dalle sue Guardie Zoofile.
Solo quest’anno l’ufficio legale ENPA ha presentato oltre 230 denunce, più di 50 costituzioni di parte civile, 40 diffide e ottenuto 42 condanne, senza considerare gli innumerevoli decreti penali di condanna che sono stati applicati.
La riduzione dell’IVA al 10% è una battaglia che ENPA porta avanti da molti anni e che ora è diventata più urgente che mai. Prima delle elezioni ENPA aveva anche inserito la richiesta nel documento programmatico “Anche gli animali votano”, stilato insieme con altre associazioni e sottoscritto da diversi candidati al Parlamento, molti dei quali eletti. Ora però non c’è tempo più da perdere: aiutiamo le famiglie a curare e nutrire i loro animali domestici, sottolinea nella petizione, che ha già raccolto quasi 3500 firme. La salute è un diritto anche per loro, ribadisce.
Per firmare la petizione: https://chng.it/pr9wpyjk9t
Rubrica a cura di Barbara e Cristina Civinini
Colonia felina del castello di Santa Severa https://gliaristogatti.wordpress.com