RESTIAMO UMANI

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MARTUCCI: “PROGRAMMI TRANSUMANISTI DIETRO LA TRANSIZIONE DIGITALE DELL’AGENDA 2030”.

Vicovaro (Roma), è stato un grande successo il convegno nazionale dal titolo Restiamo umani, resistere alla transizione digitale dell’Agenda 2030 promosso dall’Alleanza Italiana Stop 5G nella stessa sala in cui nel 2019 prese corpo il movimento italiano di denuncia al wireless di quinta generazione, approvata la Risoluzione di Vicovaro 2019 con la quale oltre 600 Comuni d’Italia avevano adottato misure cautelative per impedire l’avanzata del pericolo invisibile.

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“Adesso è giunto il momento di rinnovare la strategia d’azione – afferma il giornalista Maurizio Martucci, promotore e conduttore dell’evento – ampliando la critica ai programmi transumanisti nascosti dietro la transizione digitale dell’Agenda 2030, che fa del 5G l’architrave di un cambio di paradigma che punta a stravolgere il sistema paese e l’essenza naturale e ontologica dell’umanità in una iperdigitalizzazione distopica senza precedenti nella storia”.

Ecco l’intervento di apertura di Martucci con cui è stato aperto il convegno: “Esattamente in questa sala, era il 2019, prese corpo il 1° meeting nazionale stop5g promosso dall’allora neocostituita Alleanza Italiana Stop5G, un evento che se vogliamo in un certo senso ha fatto storia: mai prima in Italia era stato affrontato in maniera critica e di denuncia politico-sociale il problema del wireless di quinta generazione, mai si era parlato di 5G prima d’allora e da lì in poi, come ricordato ieri nell’assemblea nazionale degli attivisti, decine, anzi centinaia di azioni stop5g in attuazione della Risoluzione di Vicovaro sono seguite su tutto il territorio nazionale, isole comprese, tra eventi, convegni, petizioni, sciopero della fame, manifestazioni di piazza, sitin, azioni di Sindaci e amministrazioni comunali, province e regioni con cui abbiamo interloquito, poi anche Parlamento e fino a Bruxelles comprese manifestazioni internazionali tra Francia e Svizzera. Insomma, innescata l’innesto, ad effetto domino tutto è partito da qui ed un grande lavoro è stato innegabilmente svolto se a più riprese anche il Governo, in un certo qual modo, ha dovuto far fronte alle nostre richieste dal basso. Bene, se oggi come ieri siamo ancora qui, 4 anni dopo sempre a Vicovaro, è perché abbiamo deciso di alzare l’asticella, di alzare il tiro nella denuncia del 5G come perno centrale, come strumento essenziale alla transizione digitale voluta dell’agenda 2030, capito come dietro l’Internet delle cose si nascondano mire tecnopredatorie che puntano all’Internet dei corpi e al transumanesimo anche grazie a progetti per la società tecnologica del controllo capillare condotta pure su scuola, medicina, operazioni di sostituzione dei piani tra reale e artificiale, tra fisico e liquido, cioè un vero e proprio cambio antropologico della specie promosso dalla Quarta Rivoluzione Industriale. Oggi quindi andiamo a compiere insieme un passaggio importante, un salto in avanti, cioè il traghettamento da una visione riduttiva, riduzionistica, parcellizzata e parziale come la sola denuncia alle frequenze del 5G, con un’analisi d’insieme più ampia, totale, senza limiti né censure, dove il puzzle disumano della transizione digitale si compone unicamente nell’unione dei singoli punti di un piano anti-naturale e senza precedenti nella storia dell’umanità. Ecco perché, secondo noi, tutto è connesso e un sottilissimo fil rouge che abbiamo ritrovato e ricostruito nei singoli passaggi apparentemente slegati unisce il grande reset alla società del tecnocontrollo digitalizzato, al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza post-emergenza sanitaria Covid-19, alla Scuola 4.0 e nativi digitali, tra medicina del futuro, nanomedicina e la nanorobotica, metaverso e transumanesimo, Intelligenza artificiale e persino religioni, spiritualità e filosofia. E lo capiremo insieme oggi, ascoltando un intervento dopo l’altro. Quindi capite bene che l’obiettivo di questo convegno nazionale, partendo già dall’emblematico titolo Restiamo umani come resistere alla transizione digitale dell’Agenda 2030, il primo ed esclusivo proprio come il primo ed esclusivo fu il primo meeting stop5g del 2019, capite bene dicevo quanto il compito sia ambizioso e al tempo stesso chiarificatore e determinante per arrivare a quel grado di informazione altra, libera, consapevole e indipendente da girare all’opinione pubblica per fa comprendere a quanti più cittadini possibili i lati oscuri della transizione in atto. E lo faremo coi massimi esperti dei singoli pezzettini del mosaico tecnologico che, da adesso e fino al pomeriggio, comporremo insieme tra analisi, dati, riscontri e programmi raccontati da economisti, ricercatori, docenti, medici, saggisti, filosofi e pensatori liberi.“