Ardita:”Con il credito sportivo possiamo trovare il finanziamento di 1.000.000/2.000.000 di euro per restaurare il Castellaccio dei Monteroni a tasso zero”.
Riceviamo e pubblichiamo
“Speriamo che il comune di Ladispoli abbia acquisito il Castellaccio come bene patrimoniale comunale e inviato la richiesta al MIBACT di bene culturale di interesse nazionale.
Ci siamo battuti come leoni noi di fratelli d’Italia affinchè l’odissea della Fondazione diritti genetici terminasse con la liberazione del Castellaccio dei Monteroni, paradiso per l’on. Capanna, che da anni otteneva finanziamenti sul Castellaccio dei Monteroni senza far alcun lavoro dentro e fuori le mura.
Abbiamo ottenuto solo un primo risultato e non è poco ma non basta: adesso bisogna trovare sul serio un finanziamento per restaurare il Castellaccio dei Monteroni, come abbiamo fatto con il simbolo della nostra città Torre Flavia dove non finirò mai di ringraziare l’on. Fabio Rampelli “ Vice Presidente della Camera dei Deputati” che ha dimostrato con i fatti di essere vicino al nostro territorio e la dott.ssa Simonetta Saporito una nostra eccellenza amministrativa della Presidenza del Consiglio, senza di loro saremmo stati sicuramente esclusi, ci hanno ben consigliato cosi il bel progetto presentato dall’arch. Elza Evangelisti si è portato a buon fine. Le chiacchiere stanno a zero: per portare a termine alcuni progetti ci vuole competenza ed esperienza nella pubblica amministrazione.
Per quest’anno il Comitato di gestione dei Fondi Speciali dell’istituto per il Credito Sportivo ha stanziato per l’iniziativa Cultura Missione Comune 2021 un importo di 7 milioni di euro di contributi in conto interessi destinati al totale abbattimento degli interessi dei mutui a tasso fisso, da stipulare obbligatoriamente entro il 31.12.2021 con l’Istituto di Credito Sportivo, sono ammessi al contributo interventi di prevenzione, manutenzione e restauro del patrimonio culturale; gli interventi di recupero e restauro dei beni culturali, di recupero, restauro, ampliamento, attrezzatura, efficientamento energetico, abbattimento barriere architettoniche e messa a norma di immobili appartenenti al patrimonio culturale e gli interventi di digitalizzazione di beni culturali; gli interventi di acquisizione di patrimonio culturale, tutti lavori che si dovevano fare quando la fondazione dei diritti genetici era in villeggiatura nel Castellaccio dei Monteroni.
Auspico che l’amministrazione comunale di Ladispoli con il sindaco Grando, da me più volte sollecitato, abbia acquisito il Castellaccio dei Monteroni dall’Arsial come bene patrimoniale comunale, con gli uffici competenti di piazza Falcone abbia definito l’acquisizione con l’accatastamento del sito archeologico come bene patrimoniale comunale, certo che è altrettanto importante, come abbiamo visto con il simbolo di Torre Flavia, aver presentato la richiesta al Ministero dei Beni Culturali di ottenere il decreto di Bene Culturale di interesse Nazionale, considerata la storia che ha il Castellaccio dei Monteroni.
Dai tempi della guerra all’arresto di Gioacchino Belli, al bellissimo film di Mario Monicelli con Vittorio Gasman e Aberto Sordi “La grande Guerra”, per la sua centralità culturale il Castellaccio dei Monteroni ha tutti i requisiti storici ed archeologici per essere riconosciuto bene culturale di interesse nazionale. Altrimenti non si potrà accedere ai finanziamenti regionali, della comunità europea e dello Stato come è accaduto con il Decreto Bellezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Castellaccio dei Monteroni appartiene alla storia di Ladispoli, rivederlo restaurato è importante per i residenti per i turisti, per la storia della nostra città. In questi anni si è pensato solo a costruire immobili nelle vicinanze – di dubbia legittimità – e non a cercare di restaurare un bene patrimoniale e culturale che non è di destra o di sinistra bensì di tutta la collettività. Che non sia un’altra occasione persa”.
Giovanni Ardita
Consigliere Comunale FDI
Comune di Ladispoli