REFERENDUM NO GREEN PASS: 1 E 2 OTTOBRE RACCOLTA FIRME A LADISPOLI

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referendum no green pass

A PIAZZA MARESCOTTI DALLE 10 ALLE 12 E DALLE 16:30 ALLE 19. SI PUÒ FIRMARE TUTTI I GIORNI PRESSO L’UFFICIO ELETTORALE DEL COMUNE.

Dal 18 settembre è iniziata la raccolta firme per indire il referendum abrogativo del del Green Pass. Si può firmare telematicamente al sito https://www.referendumnogreenpass.it. Oppure fisicamente, presso i tavoli e gli altri punti di raccolta delle firme istituiti presso i Comuni e gli studi legali. Nel nostro territorio si può firmare fisicamente a Ladispoli.

• Presso l’Ufficio Elettorale del Comune di Ladispoli si può firmare: tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:30; martedì e giovedì anche dalle 15:00 alle 17:30

• A Piazza Martini Marescotti venerdì 1 ottobre e sabato 2 ottobre dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:30 alle 19:00

PERCHÉ FIRMARE?
Il Green Pass costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, considerati intangibili dalla Costituzione.Il Green Pass esclude dalla vita economica e sociale quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo. Per questo motivo, la normativa che istituisce il Green Pass si pone in netto contrasto con l’art. 3 della Costituzione, secondo cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Il Green Pass spingendo surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione, aggira il divieto sancito dall’art. 32 della Costituzione, secondo cui “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge”. E se anche una legge del genere fosse adottata questa legge, non potrebbe “in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Sul piano internazionale, il Green Pass si pone in contrasto con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, secondo cui “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”. Di fronte a violazioni così gravi dello stato di diritto, come quelle introdotte e avallate dalle stesse istituzioni mediante il Green Pass, è il popolo che deve farsi garante della Costituzione e rendersi parte attiva per ripristinare i principi di uguaglianza e di parità tra cittadini su cui si fonda la nostra civiltà giuridica.