REDDITO DI CITTADINANZA ADDIO

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reddito di cittadinanza

169.00 I MESSAGGI INVIATI DALL’ INPS: NAPOLI LA CITTÀ CON PIÙ REVOCHE SEGUITA DA ROMA E PALERMO.

Tra finti disoccupati e persone fragili è caos in queste ore nelle case italiane a seguito della sospensione del reddito di cittadinanza, tutti protestano sui social, presso il comune di appartenenza, all’Inps. Si trovano costretti a riorganizzare la propria vita, partendo dalla ricerca di un lavoro. Alcuni di loro con lo stipendio a nero ed il reddito in tasca, altri restano a tasche vuote. Una situazione partita senza controllo, mai gestita che getta la maschera in questo agosto rovente.

895.723 sono i nuclei familiari percettori di RdC (dati di giugno 2023); 169.000 i messaggi di perdita del sussidio inviati dall’Inps. Le città più colpite sono Napoli con oltre 21mila revoche, Roma 12.250 e 11mila a Palermo. Minimo assicurato 600euro, come rinunciare?

Prese d’assalto, dunque, le sedi dei servizi sociali. “I Servizi sociali del comune di Ladispoli sono a disposizione dei cittadini, anche se è bene ricordare che ogni decisione in merito al reddito di cittadinanza compete esclusivamente all’Inps che accoglie, gestisce e revoca il beneficio che, quindi, non può essere in alcun modo riattivato dal Comune”. Le parole sono del delegato alle Politiche sociali, Fiovo Bitti che ribadisce che “con le modifiche apportate con l’ultima legge di bilancio, si apre un percorso differenziato fra i nuclei familiari. Da una parte, abbiamo chi ha al suo interno persone minori, con disabilità o con più di 60 anni, che continueranno a percepire il sussidio; dall’altra, chi è immediatamente occupabile e che dovrà attivarsi per trovare una nuova occupazione.

Insomma, eliminare la misura che avrebbe dovuto abolire la povertà (Di Maio 2018) proprio alla vigilia di Ferragosto sembra più un dispetto piuttosto che l’inizio della lotta all’evasione.

Fonte dati: laVerità