Reddito d’ Emergenza offline

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Cronache di resistenza: “Nessuno resta indietro” Cit

Mentre in Italia si scoprono 101 boss della ‘ndrangheta con il reddito di cittadinanza, c’è chi ancora è invisibile. Parliamo di un cittadino residente a Cerveteri. Nonostante si trovi in difficili condizioni economiche, non riesce ad ottenere un contributo. Escluso dai buoni spesa per un’immobile di troppo, dall’inizio del lockdown si dimena nella burocrazia. Se poi, agli ingiusti parametri stabiliti per assegnare un sostegno, aggiungiamo ritardi sulle pubblicazioni dei moduli, siti istituzionali in tilt e centralini intasati, usufruire di un diritto è una battaglia. Arriva il Decreto Rilancio e con esso la speranza di richiedere il reddito d’emergenza. Si tratta di un contributo che dovrebbe essere riconosciuto alle famiglie in situazioni di difficoltà economica dovute all’emergenza Covid-19. Un’altra chance per il cittadino di Cerveteri, che commenta a caldo: “La prima criticità riscontrata è l’impossibilità di inviare la richiesta online. Curioso! Sarà necessario recarsi ai Caf per ottenere il modulo. É necessario l’appuntamento”. E prosegue:”A Cerveteri l’ufficio servizi sociali non è ancora pronto per i colloqui in presenza in quanto non è stata effettuata la sanificazione dei locali. Ad oggi si può usufruire solo di colloqui telefonici”. Chi necessita di consegnare ulteriori documenti per la richiesta del contributo può recarsi, su appuntamento, all’ufficio protocollo”.

La tempestività delle attività commerciali nel sanificare gli ambienti e renderli fruibili al pubblico, a questo punto va premiata!