RAFFORZATA LA RETE DEI TEST FASCIA 0-6 ANNI

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CORONAVIRUS: UNITA’ CRISI LAZIO, ‘DA LUNEDI’ RAFFORZATA LA RETE DEI TEST FASCIA 0-6 ANNI IN COLLABORAZIONE CON OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU’. 

L’attenzione verso i bambini non diminuisce, avanza. “E’ stato confermato dal direttore sanitario dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dottor Massimiliano Raponi che da lunedì entreranno in funzione due ambulatori dedicati ai test per i bambini nella fascia 0-6 anni. Il primo presso San Paolo aperto dal lun-ven dalle ore 14 alle ore 18 e l’altro presso il presidio ospedaliero di Palidoro aperto tutta la settimana sempre dalle ore 14 alle ore 18. Accesso mediante prenotazione al numero 06/68181. Inoltre presso ogni drive-in del Lazio vi sono operatori in grado di effettuare i test e tamponi ai più piccoli”
Lo comunica l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.

Una notizia diffusa con l’intento di rassicurare, un invito a prenotare un controllo per i propri figli, che con l’inizio della scuola sembrano essere divenuti unici protagonisti della sanità pubblica. Lecito domandare i motivi di tale screening preventivo. Potrebbe essere forse per non affaticare e confondere i sanitari con l’avvento dei malanni stagionali che presentano gli stessi sintomi del virus? Una motivazione per la quale da mesi invitano al vaccino antinfluenzale per gli over 60. Se fosse così, varrebbe la pena chiedersi se il fine giustifica i mezzi, valutando sotto ogni punto di vista le conseguenze derivanti dal sottoporre un bambino al test rapido o molecolare che sia.  Qui il parere medico al riguardo: “I genitori devono essere informati su rischi del tampone per i bambini”.

Eppure all’apice dell’emergenza, da gennaio ad aprile, quando il bollettino dei morti sembrava infinito, erano gli anziani le persone definite deboli, da difendere ed emarginare, i bambini erano indicati come i più forti, quasi intoccabili dal virus, tanto da non avere l’obbligo di indossare la mascherina (0-6 anni). Quasi dimenticati.