Raccolte a Ladispoli 97 firme contro la radiofrequenza 5G

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Riceviamo e pubblichiamo.Lo scorso venerdì (21 c.m.), nell’ambito della manifestazione nazionale contro la sperimentazione delle radiofrequenza 5G in Italia, il banchetto d’informazione “Stop 5G”sistemato  in P.zza Rossellini a Ladispoli, ha visto operativi n.15 volontari che si sono alternati dalle ore 9 alle ore 20.30. In un solo giorno sono state raccolte n. 97 firme! Cittadini appartenenti a tutti i partiti, hanno apposto le loro firme in sostegno dei Consiglieri di Fratelli d’Italia: Ardita e Cavaliere, a dimostrazione che la salute e la tutela dell’ambiente non ha un colore politico specifico. Gli elettori del M5S e della Sinistra Rivoluzionaria di Ladispoli hanno ringraziato lo scrivente per il suo impegno civico a difesa dei diritti umani, il coraggio di contrapporsi alle multinazionali che ormai hanno sottomesso la politica, compreso i rappresentanti dell’attuale Governo “giallo/verde”.

Tantissime persone   hanno espresso la loro disapprovazione alla sperimentazione sul territorio di Ladispoli delle “radiofrequenze 5G”: che attraverso i moduli disponibili hanno chiesto al Sindaco di Ladispoli A. Grando di emettere un’ordinanza contigibile che  vieti la sperimentazione 5G sul territorio di Ladispoli; I cittadini (n. 59 firme), in pratica hanno così sostenuto l’interrogazione a risposta scritta presentata dallo scrivente al Sindaco e le due mozioni sulla moratoria della sperimentazione a Ladispoli a firma dei Consiglieri di Fratelli d’Italia Giovanni Ardita e Raffaele Cavaliere. Mentre n. 38 persone hanno sollecitano il Sindaco tramite un “atto di significazione e diffida” ad astenersi per il futuro dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti che possono nuocere alla salute e all’ambiente, in particolare frequenze 5G.

Tutti i firmataria sostengono con le loro firme (59+38= 97) l’interrogazione a risposta scritta presentata il 27.3.19 a firma dello scrivente, e le due mozioni del 28.3.19 (prot. n. 16270) e del 21.5.19 (prot. n. 25785): “Moratoria per la sperimentazione delle tecnologie 5G su tutto il territorio comunale e monitoraggio ambientale per la tutela della salute pubblica”.

Il Sindaco Alessandro Grando è invitato a prendere in considerazione di emanare un ordinanza sindacale, nel rispetto dell’art. 32 della Costituzione “principio di precauzione” e dei trattati internazionali sottoscritti dallo Stato italiano, che vieti la sperimentazione 5G nel territorio di Ladispoli, oppure, di invitare la Sua maggioranza ad approvare la suddetta mozione “moratoria 5G” in Consiglio Comunale.

Raffaele Cavaliere