Raccolta differenziata a Ladispoli, duro attacco del Codacons

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Un attacco durissimo quello sferrato dal Codacons al servizio di raccolta dei rifiuti a Ladispoli.A lanciarlo è stato il coordinatore dell’alto Lazio, Angelo Bernabei, che ha puntato l’indice sia contro la ditta appaltatrice, sia contro l’inciviltà di molti cittadini.

“Ci sono aspetti del capitolato di appalto della nettezza urbana a Ladispoli – ha detto Bernabei – che la popolazione stenta a comprendere. Nonostante continui a pagare esose bollette della Tari a fronte di un servizio che fa acqua da tutte le parti. Come confermato dalle strade sporche. E stamattina abbiamo avuto l’ennesimo esempio di questo degrado. In molte strade del centro, come via La Spezia o via Palermo, nonostante fosse previsto il passaggio della spazzatrice automatica, nessun residente si è premurato di non lasciare l’auto in sosta sul lato che doveva essere pulito. Il risultato è stato ancora una volta sconfortante, la spazzatrice non ha potuto lavare e pulire le vie che sono rimaste sporche peggio di prima. E’ una situazione vergognosa, invitiamo le autorità preposte ad intervenire a colpi di multe e rimozioni forzate. Altrimenti, si continuerà ad avere la brutta sensazione che, per motivi elettorali, l’amministrazione preferisca girarsi dall’altra parte e non sanzionare chi se ne infischia delle regole”.

Ma il Codacons le ha cantate forti e chiare anche alla ditta appaltatrice del servizio di igiene ed ambiente.

“Ci chiediamo – ha proseguito Bernabei – chi abbia scritto il capitolato di appalto della nettezza urbana a Ladispoli che ai contribuenti in cinque anni costa oltre 30 milioni di euro. Se non di più. A Pasqua e Pasquetta la ditta non ha lavorato, i bidoni della differenziata sono rimasti colmi di rifiuti nelle case e negli androni, uno spettacolo squallido. Con le festività pasquali l’immondizie è anche aumentata, ci domandiamo se, visto l’alto costo della Tari a Ladispoli, non sarebbe stato il caso che almeno il giorno del lunedì dell’Angelo la ditta avesse lavorato. Visto che nella vicina Cerveteri, tanto per fare un esempio, la società appaltatrice dell’igiene ed ambiente a Pasquetta ha lavorato, posizionando anche uno scarrabile a Cerenova per i non residenti. Sarebbe il caso che il comune di Ladispoli iniziasse a spiegare alla gente questo incomprensibile rapporto che ha in essere con la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti”.