Non è tardata ad arrivare la replica del sindaco di Cerveteri Elena Gubetti sulla questione del glamping, in seguito alle frecciatine del collega ladispolano Alessandro Grando: “Sin dalle mie precedenti esperienze amministrative, anni in cui ricoprivo il ruolo di Assessore all’Ambiente, da sempre l’attenzione per la tutela e la valorizzazione della Palude di Torre Flavia è stata altissima.
E lo abbiamo dimostrato con fatti concreti, procedendo alla demolizione, a spese del proprietario, di un eco-mostro in cemento armato che da decenni sorgeva proprio all’interno della Palude. Così come abbiamo restituito ai cittadini e ai bagnanti quell’area che prima veniva abusivamente utilizzata come un parcheggio selvaggio di auto e che oggi rappresenta l’ingresso alla zona protetta, dove il passaggio e la sosta di automobili è interdetto.
Non possiamo affermare che la stessa attenzione ci sia stata nella vicina Ladispoli, dove sorge, proprio all’interno della zona protetta un’area campeggio che ancora oggi preclude ai cittadini la fruizione del’area naturalistica. Per cui la distanza dell’eventuale campeggio che potrebbe essere realizzato, qualora ricevesse tutte le autorizzazioni necessarie da parte degli Enti sovracomunali, è la medesima di quelli che ci sono oggi a Ladispoli e presenti al confine con la Palude.
È in ogni caso curioso sapere che a sollevare queste preoccupazioni ambientaliste sia proprio l’Amministrazione Grando, pronta a colare 400mila metri cubi di cemento ad uso residenziale proprio a ridosso di Via Fontana Morella e dunque attaccata alla Zona Protetta”.