Quel Pd che protesta a Ladispoli e non vede Zingaretti che chiude un Centro Disabili per Adulti a Roma

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di Alberto Sava

Le tante sfaccettature e contraddizioni del Partito Democratico emergono non solo quando, in chiave nazionale, il partito di Zingaretti si dimostra  trovare una sintesi per esprimere la sua politica sui migranti, ma anche in chiave locale quando si parla di sociale. Sul litorale nord, a Ladispoli le passate Amministrazioni a guida Pd hanno pesantemente inciso sui capitoli di bilancio del sociale, oggi gli stessi amministratori PD di allora siedono sui banchi della minoranza ed organizzano marce di protesta contro i tagli operati ai capitoli del sociale dal sindaco Leghista Grando. Tutto questo avviene mentre a Roma il segretario Zingaretti chiude un Centro per Disabili Adulti e le mamme preparano le barricate. Il leghista Riccardo Santori denuncia una situazione pesante nella Capitale.

“Con l’inaccettabile silenzio del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, dal prossimo primo luglio chiuderà uno dei più importanti centri semi-residenziale per disabili adulti ex art. 26 Legge 833/78, presente da decenni in Via Achille Papa a Roma. Una scelta scellerata che ha messo sul piede di guerra i genitori dei ragazzi assistiti, costretti a rivolgersi ad un legale e a manifestare il proprio dissenso senza però ricevere ancora alcuna rassicurazione” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, esponente della Lega Matteo Salvini Premier.”Si tratta dell’ennesima grave decisione della Regione Lazio, con decreto n. U00205 del 5 giugno 2019 avallata dalla Asl Roma I, alla quale abbiamo scritto senza ancora ricevere alcuna risposta. La volontà dello spostamento della sede storica, generata senza alcun coinvolgimento delle famiglie, è frutto di una decisione voluta inizialmente dall’ ‘Opera Sante de Sanctis’. Ad essa più volte i familiari si sono rivolti soprattutto per chiedere il rispetto dello statuto dell’associazione no profit, che sbandiera la sua mission rappresentando un denominatore comune: la centralità del disabile con la sua individualità ed il suo orgoglio personale, superamento delle difficoltà, tutti aspetti fondamentali per l’integrazione sociale del disabile adulto. Di certo queste scelte non sembrano andare in quella direzione. Appare paradossale che il Partito Democratico, che ama riempirsi la bocca di sociale e integrazione, chiuda nel silenzio generale un centro di eccellenza mettendo in difficoltà tanti ragazzi e ragazze disabili adulti, che dovranno subire scelte calate dall’alto, vedendo calpestati quei diritti che dovrebbero essere prioritari per l’amministrazione pubblica. E ancora più beffarda è la nota a firma di Carla Fermariello, responsabile politiche sociali del Pd Roma e Riccardo Corbucci, coordinatore della segreteria romana, che vorrebbe far passare la Regione Lazio e Zingaretti come salvatori mentre sono i carnefici di questa scelta ignobile. Il 1 luglio saremo al fianco di queste persone e delle loro famiglie, e impediremo la chiusura del centro fino a che non si farà chiarezza sull’intera vicenda” conclude Santori.