“Quel brivido sul proscenio a fine recita…”: parla il tenore Fabio Serani tra i solisti di “Viva Puccini” il 12 maggio ad Anguillara

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Ultimo appuntamento per “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024”, intervista al tenore Fabio Serani,

Tre solisti per l’omaggio al grande Giacomo Puccini. Il tenore Fabio Serani, domenica 12 maggio 2024, sarà tra i protagonisti del concerto ad ingresso libero, “Viva Puccini”, organizzato nell’ambito di Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2024 ad Anguillara, la manifestazione ideata dalla Claudia Biadi Music Academy ed organizzata da Comune di Anguillara Sabazia, Pro Loco Anguillara con il contributo della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio.

In una intervista spiega il suo percorso artistico.

Maestro Fabio Serani, come si è accostato al canto lirico e quando ha deciso di intraprendere questa carriera?

Dopo aver iniziato gli studi di pianoforte da bambino, sono entrato a far parte di due cori amatoriali. Con il tempo, ho pensato di approfondire la tecnica, quindi ho tentato l’ammissione al Conservatorio. Poi da cosa nasce cosa… ed eccoci qui.

 

 

Musicologo, direttore d’orchestra, docente, cantante, davvero un uomo eclettico. Quale ruolo la gratifica maggiormente?

Ognuno di questi aspetti riesce a gratificarmi in maniera differente, ma sono semplicemente diversi campi nei quali si estrinseca il mio essere un musicista. Va detto, però, che il brivido del proscenio a fine recita è certamente quello più intenso.

Che futuro prevede per la lirica e per le nuove generazioni?

Dicono che la lirica sia in crisi da almeno 100 anni, ma nella realtà più che in crisi io vedo una diversa evoluzione di quel linguaggio: quella che era la lirica, a livello di popolarità dello spettacolo, negli anni è stata sostituita dal musical, probabilmente anche per la deriva del linguaggio musicale avvenuta a fine anni ’20, che ha prodotto un graduale allontanamento del pubblico. Lo stesso Giacomo Puccini scrisse al librettista di Turandot “La melodia non si fa più o, se si fa, è volgare”. Si crede che il sinfonismo debba regnare e invece io credo che sia la fine dell’opera di teatro. In Italia si cantava, ora non più”. Riguardo ai giovani, ormai la concorrenza è sempre più alta, anche dall’estero, ed il livello tecnico e musicale richiesto è subito molto alto. La sostanziale sparizione, poi, degli spettacoli nei teatri di provincia, nei quali era possibile per i giovani muovere in maniera più rilassata i primi passi sul palco, ha limitato molto la possibilità, per chi si affaccia a questo mondo, di fare esperienza.

“Nobili Arti in Nobili Terre in Musica” ideato dal maestro Amarilli Nizza sta aggregando personalità di rilievo…che ne pensa?

Credo assolutamente che queste realtà più piccole, ma certamente meno spersonalizzanti rispetto ad una grande città, possano e debbano essere veicolo di alta cultura, pur nelle ovvie difficoltà di portare l’opera fuori dai luoghi canonici ad essa deputati: certamente un nome come quello di Amarilli Nizza può essere un forte elemento catalizzatore e una sicura garanzia di serietà per la qualità artistica dell’iniziativa.

Conosce Anguillara e il lago di Bracciano?

Certamente, il lungolago è una delle mie mete preferite vicino Roma, anche dal punto di vista culinario!

 

Fabio Serani, tenore, direttore d’orchestra, musicologo

Diplomato con il massimo dei voti in canto e direzione d’orchestra presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha studiato con Gianni Bavaglio, Michael Sylvester, Maurizio Ciampi, Fabio Maestri. Si è perfezionato anche con Daniela Dessì, Renata Scotto, Rolando Nicolosi, Antonio Ballista. Il suo repertorio d’elezione come cantante spazia dalla seconda metà del’800 alla musica contemporanea: ha debuttato nei ruoli principali di Tosca, Madama Butterfly, Fanciulla del West, Aida, Ballo in maschera, Traviata, Pagliacci, Cavalleria Rusticana, L’amico Fritz, Orfeo all’Inferno, lavorando con direttori quali Valery Ryvkin, Beatrice Venezi, Yu Long, Alberto Veronesi, Xu Zhong, Gianna Fratta, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Marco Angius, Jacopo Brusa e con registi quali Renzo Giacchieri, Peter Mc Clintock, Enrico Stinchelli, Stefano Monti, Ozren Prohic, Isabel Milenski, Mauro Santucci, Matthew Barclay. Ha cantato in teatri e sale da concerto quali l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Goldoni di Livorno, Il Gran Teatro Puccini di Torre del Lago, Teatro Belli di Spoleto, NCPA di Pechino, Shanghai Opera House, Concert Hall of Shanghai Symphony Orchestra, Grand Theatre di Shenyang, Qingdao, Suzhou, Hangzhou e Dalian, Opera di Bucarest, Teatro Nazionale del Montenegro, HNK Ivan Zajc di Rijeka, ARAM Opera House di Goyang, Miry Concert Hall di Gand, Sandnes Kulturhus. È docente di Storia della musica presso il Conservatorio Statale di Musica Tito Schipa di Lecce.