Dal 23 al 28 ottobre in scena Euripide e Poe tra Viterbo e Bomarzo.
Il Festival Internazionale Quartieri dell’Arte 2019 prosegue tra Viterbo e Bomarzo con le sue contaminazioni tra drammaturgia contemporanea e memorie del passato, mescolando la più rigorosa ricerca filologica a suggestioni narrative dall’impronta decisamente mistery e noir.
In scena Euripide e Poe. Mercoledì 23 ottobre si apre il nuovo capitolo intitolato “Museo della Tragedia Perduta”, uno spazio ibrido tra dramma e museo temporaneo, in cui opere d’arte visuale di oggi e di ieri, frammenti di testi classici non più esistenti in forma integrale e nuova drammaturgia si fondono secondo formule inedite, grazie a un gioco compositivo e performativo che cambierà forma ogni giorno. In scena – fino al 28 ottobre nella cornice ultramoderna della ex-Pensilina di piazza del Sacrario (Ufficio Turistico di Viterbo) – lo spettacolo Tentato Omicidio a Troia City, che Antonio Piccolo ha tratto dai frammenti dell’ “Alessandro” di Euripide.
La ricostruzione di una tragedia perduta è un po’ come la ricostruzione di un delitto. Indizi, prove, testimoni… E poi alibi, ipotesi, sospetti! Mettici poi che in ogni tragedia c’è un delitto, l’indagine è d’obbligo. Eppure, l’Alèxandros di Euripide fa storia a sé. I frammenti non sono così pochi, e su una cosa parlano proprio chiaro: qui l’omicidio manca. Qui, a Troia City, alla fine l’omicidio viene sventato. Ma non tutti gli omicidi sventati sono una buona notizia. A volte, non commettere un omicidio può essere un delitto. Il Vero Delitto. Almeno qui, a Troia. Com’è possibile? Può l’innocenza essere una colpa? Un oratore, un attore, un investigatore… Un uomo, insomma, parla ad un pubblico di altri uomini. In mano ha un gessetto, per terra una lavagna nera, e tutt’intorno prove: oggetti, armi del delitto, registrazioni sonore, documenti. Insieme al pubblico, l’uomo ipotizza, racconta, ricostruisce i pezzi della tragedia perduta. La Storia, le storie, i personaggi… Le cause, gli effetti. E, alla fine, domanda: «Voi… che cosa avreste fatto? chi sareste voi? colpevoli o innocenti?».
QUARTIERI DELL’ARTE 2019 CONTINUA
Sabato 26 ottobre alle ore 21:00, nelle sale maestose di Palazzo Orsini a Bomarzo, Marco Vallarini (autore e regista) propone La maison de santé, tratto dal racconto di Edgar Allan Poe: “Il sistema del dottor Catrame e del professor Piuma”.
Durante un viaggio nel sud della Francia dell’ottocento, un giovane viaggiatore curioso del mondo giunge in cerca di ospitalità presso la Maison de Santé, un castello fatiscente gestito dal Dottor Maillard, eccentrico direttore dell’istituto famoso in tutta la Francia per il suo “sistema morbido”, un metodo all’avanguardia per gestire i disturbi mentali dei suoi pazienti. Ad accoglierlo uno stravagante maggiordomo che non parla e una giovane donna misteriosa. Il malcapitato si troverà sempre più trascinato in un gioco dialettico tra il reale e l’immaginario, incapace di capire effettivamente chi sia normale e chi sia bizzarro. Ma qual’è la vera realtà? Quella del savio per cui tutto ha e deve avere una logica? O quella del folle capace di penetrare oltre le apparenze e rivelare aspetti insospettati dell’esistenza? Il giovane ospite in cerca di risposte riuscirà a districarsi dalla rete in cui è inconsapevolmente caduto o rischierà di perdersi in una spirale senza via d’uscita? E’ possibile riuscire a capire la logica dei folli, senza cadere nella seduzione della follia stessa? Nel monologo finale dell’ospite l’epilogo della storia e forse una possibile risposta.