Sergio Mattarella punta al rispetto della Costituzione.
Applausi per il Capo dello Stato, nel suo intenso discorso di apertura all’assemblea dei grandi elettori. Al suo secondo mandato, Mattarella punta alla necessità di una riforma della Giustizia. Più volte ha utilizzato la parola dignità.
Quando uno Stato può definirsi dignitoso?
Diritto allo studio, rispetto per gli anziani, contrasto alla violenza sulle donne, sicurezza sul lavoro, lotta alla povertà, libertà di scelta. Mattarella fotografa l’Italia, il risultato è tutt’altro che dignitoso.
Il Presidente della Repubblica definisce che l’Italia è un paese indegno e i presenti applaudono.
Imbarazzante l’adesione da parte della classe politica al suo discorso, una chiara accusa al loro operato, quali responsabili del disastro chiamato Italia. Incluso il modo in cui si è giunti al bis Mattarella.
Comunque Mattarella ha ringraziato i parlamentari «per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica» e annunciato che «la lettera e lo spirito della nostra carta continueranno a essere il punto di riferimento della mia azione». Eppure nel suo discorso non ha dimenticato di sottolineare l’importanza della funzione del Parlamento, trascurata, a favore dello strumento DPCM.