QUALI SONO LE ANALISI UTILI PER VALUTARE IL FEGATO?

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A cura del Dottor Professor Aldo Ercoli

Dottor Professor
Aldo Ercoli

Come scoprire se il fegato è in buone condizioni?

“Amarcord” che negli anni 80’ esisteva la famosa richiesta “P.F.E.” (prove funzionalità epatica), da molto tempo oramai cestinata.

Altri esami ematologici sono invece validi: bilrubinemia (totale, indiretta, diretta); la GOT (detta anche AST); la GPT (chiamata anche ALT); la Fosfatasi Alcalina; la GGT; il TP; il Quadro Proteico Elettroforetico (con l’albuminemia e globuline). L’aumento della bilirubinemia diretta è dovuto ad un danno epatocellulare oppure ad una ostruzione delle vie biliari.

Quella indiretta aumenta per eccessiva produzione, alterata coniugazione oppure infine, ridotta captazione epatica. La GOT (AST, aspartato aminotransferasi) e la GPT (ALT, alanino aminotransferasi) aumentano nelle patologie epatiche che provocano una distruzione cellulare (citolisi).

Sono degli indicatori sensibili di danno epatico. Specie la GOT, che può tuttavia aumentare quando vi sia un danno delle cellule muscolari (esempi sono il trauma o l’infarto del miocardio). Quando si riscontrano gli incrementi maggiori? Nelle necrosi epatocellulari (es. nell’epatite virale, nell’occlusione della vena epatica, dopo un’intossicazione epatica acuta oppure un’insulinemia). Aumenti più modesti si verificano in corso di malattie delle vie biliari, nella cirrosi oppure nelle malattie infiltrative epatiche.

Anche se vi è una scarsa correlazione tra danno epatico e livelli di GOT e GPT, va però detto che queste ultime, Alt-GPT, sono più specifiche di danno a carico del fegato, mentre le AST-GOT, si ritrovano anche quando vengono lesi i muscoli striati e altri organi. L’eccesso di alcol provoca di norma, un modesto aumento delle transaminasi (più delle AST-GOT che non delle ALT-GPT). La fosfatasi alcalina aumenta nelle ostruzioni biliari (colestasi) intra o extraepatiche, nelle lesioni che occupano spazio o nelle malattie che infiltrano il fegato (es. neoplasie, specie metastatiche).

La Gamma GT (Gamma Glutamil Transferasi) aumenta per le stesse cause che incrementano la fosfatasi alcalina ed in più anche nell’iperconsumo di alcol o per assunzione di alcuni farmaci epatotossici. Il TP (tempo di protrombina) è prolungato quando vi sono dei deficit dei fattori della coagulazione della vitamina K, dipendenti dalla sintesi del fegato. Per quanto concerne il Quadro proteico elettroforetico va sottolineato che l’albumina è ridotta nel sangue quando viene diminuita la sintesi epatica (epatopatia cronica oppure uno stato di malnutrizione che si protrae a lungo).

L’albumina si riduce anche se vi è una sua eccessiva perdita con le urine o con le feci. Nei pazienti con epatopatia cronica la sua riduzione è correlata con la gravità della malattia mentre nelle epatopatie acute non vi è alcuna correlazione (la sua emivita è di 2-3 settimane).

Le Globuline sieriche, in particolare le immunoglobuline, aumentano in modo evidente nell’epatite cronica autoimmune.

Nelle epatopatie croniche si osserva spesso una lieve ipergammaglobulinemia.

Vi sono altre indagini diagnostiche ematologiche?

Gli anticorpi (ANA, AMA, ASMA, LKM: antinucleo, antimitocondrio, antimuscololiscio, anti fegato e rene) sono presenti nell’epatite cronica autoimmune, nella cirrosi biliare primitiva (AMA) e nelle malattie infiammatorie intestinali (LKM). L’Amilasemia aumenta nella pancreatite acuta (isoenzima P) e si riduce nella colestasi (vie biliari) epatica. La Lipasemia non si innalza nelle epatiti ma nella malattie dell’apparato digerente e la ricerca del sangue occulto nelle feci (tre campioni), è utile nelle emorragie occulte.

Ritornando alle patologie epatiche, oltre agli esami ematici e di laboratorio, di notevole importanza è l’ecografia con la quale si esplora la colecisti, le vie biliari, il parenchima epatico, quello pancreatico e anche renale (ecografia dell’addome superiore). Ciò grazie ad una sonda che emette ultrasuoni.