PSICOLOGIA: I TEST

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test psicologici

Una delle competenze dello psicologo è la somministrazione di test.

I test sono degli strumenti che indagano la personalità oppure le funzioni cognitive che integrano e approfondiscono il colloquio clinico, l’osservazione e la tecnica psicoterapeutica. Ci sono dei test adatti alle varie face d’età, ossia alcuni test presentano delle varianti a seconda dell’età della persona da testare.

Per esempio, per indagare approfonditamente le funzioni cognitive si somministra, di solito, le scale Weschler che presentano delle prove diverse se il soggetto da valutare ha 11 anni (WishR) o 53 (Waiss4). Anche i test di personalità hanno versioni diverse a seconda dell’età del soggetto: per esempio MMPI-2 ha la versione R (ragazzi) e per adulti. I test di personalità, inoltre, si suddividono in test proiettivi e questionari di personalità. I proiettivi sono, per esempio, il test del Rorscharch, il Wartegg oppure altri in cui si richiede alla persona di fare dei disegni per esempio il Disegno della Figura Umana, della Famiglia, dell’Albero, ecc. I questionari di personalità sono, per esempio MMPI-2, il Millon, il Beck Depressioni Inventory, ecc.

E’ importante sottolineare che non è necessario che lo psicologo sappia somministrare i test. E’ importante, però, sapere qual è l’obiettivo fondamentale della loro somministrazione: un approfondimento della personalità, delle funzioni cognitive che integra e completa il colloquio clinico e l’osservazione. Quindi, per esempio, in un percorso di psicoterapia si può somministrare uno o più test (con il consenso della persona assistita) al fine di completare ed approfondire delle tematiche che, magari, all’inizio della psicoterapia, non sono emerse.

Alcuni test possono essere ripetibili a distanza di 4-6 mesi (tipo il MMPI-2) perché i loro risultati evidenziano l’andamento del percorso psicoterapico; altri test hanno bisogno di molto più tempo per essere ri-somministrati (per esempio il reattivo del Rorscharch). Un altro campo in cui i test sono usati è nei percorsi di CTU (ossia nelle separazioni particolarmente conflittuali in cui è in pericolo il benessere psicologico del/dei minori) dove, anche qui, i test sono un approfondimento ed integrano i colloqui clinici. I test a disposizione del professionista hanno una loro storia, sono stati validati e vengono modificati con il passare del tempo (MMPI-2 vuol dire che è la seconda rivisitazione del MMPI originario). Sono, inoltre, conosciuti a livello mondiale e tradotti in più lingue; le domande sono le stesse e anche la consegna è la stessa.

Per la mia esperienza è meglio somministrare vari tipi di test perché ognuno approfondisce diversi lati di personalità anche se, alla fine, convergono su molti aspetti. Sarebbe utilissimo non vedere i test su internet per favorire la spontaneità (un bravo testista, però, capisce quando la persona si è istruita al Rorscharch nonché i risultati del MMPI-2 indicano se le risposte sono state date a caso). E’ importante evidenziare, anche, che nei test non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma le risposte sono il frutto del funzionamento di quella persona. Ho riscontrato che la somministrazione dei test talvolta dà dei risultati terapeutici, perché la stessa persona diventa consapevole delle sue lacune e delle sue risorse non solo alla lettura della relazione ma anche durante la somministrazione (una persona di recente ad una domanda di un test ha iniziato a piangere).

Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta
www.psicoterapeutamasin.it
Cerveteri – via Prato del Cavaliere, 5
Ladispoli, via Firenze, 76

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Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta