ANCHE NEGLI UOMINI DA METTERE SOTTO OSSERVAZIONE I COSIDDETTI “GENI DEL CANCRO ALLA MAMMELLA”.
E’ una delle neoplasie più diffuse nella popolazione maschile ma, grazie a esami preventivi e nuovi trattamenti, si registra negli ultimi anni un significativo calo del tasso di mortalità. I dati indicano infatti che tra il 2015 e il 2020 è stata stimata una riduzione dei tassi di mortalità del meno 15,6 per cento.
Le ricerche confermano inoltre un dato molto importante e che va preso in seria considerazione in vista della messa in atto di una prevenzione efficace ovvero che circa il 40 per cento degli uomini che hanno più di 65 anni hanno un cancro alla prostata ma non ne hanno consapevolezza. Una delle caratteristiche infatti del cancro alla prostata è quella di essere asintomatica. Sottoporsi ad una visita urologica di controllo è molto importante per gli uomini a tutte le età.
La componente genetica sta diventando sempre più rilevante. La ricerca intanto fa progressi. Oggi si procede, in caso di insorgenza della malattia, a una sorta di terapia personalizzata. Novità importanti arrivano dalla genetica tanto da mettere in evidenza la necessità di esami precoci per gli uomini che, in famiglia, abbiamo in particolar modo un fratello o un padre che abbia sviluppato la malattia.
I progressi nei test genetici permettono oggi agli specialisti di conoscere le mutazioni del DNA in un paziente che potrebbero influenzare la crescita della malattia. Coloro che presentino mutazioni nei geni BRCA – definiti anche “geni del cancro alla mammella” – hanno maggiori probabilità di sviluppare la neoplasia alla prostata.Infatti se i test dovessero rilevare la presenza di mutazioni nei geni BRCA, si potrebbe fare ricorso, anche in via preventiva, ad un farmaco a somministrazione orale che inibisce la proteina Parp, proteina con la quale le cellule tumorali riparano i danni al loro DNA continuando a svilupparsi.
Inibire il PARP contribuisce pertanto a ridurre la capacità delle cellule tumorali di riparare i danni e di conseguenza rallenta il moltiplicarsi delle cellule. I test genetici anche in Italia sono diventati più disponibili e meno costosi. Risultanze genetiche e familiarità costituiscono fattori importanti da prendere in considerazione in un’ottica di prevenzione ponendo in evidenza la necessità di ricorrere – per soggetti che presentino queste caratteristiche genetiche o neoplasie in famiglia – di ricorrere più precocemente possibile a esami preventivi.
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