“Chiediamo alla Fifa di introdurre una norma che preveda che un agente non possa avere più di 100 giocatori professionisti in procura e non più di 10 top player” “La vicenda di Marco Verratti che ha mollato il suo storico manager Donato Di Campli per approdare nella folta scuderia di Mino Raiola è una delle pagine più tristi nella storia dei procuratori sportivi. La fotografia nitida che questa professione sta precipitando nel baratro, trascinando giù i valori umani e di correttezza. E’ il momento di introdurre regole e steccati che evitino questa jungla”.
Le parole sono del procuratore sportivo, Alessio Sundas, che ha deciso di lanciare una proposta alla Fifa ed alla Uefa per evitare che pochi agenti abbiano il monopolio di tutti i top player, penalizzando l’intera categoria.
“La nostra idea è molto semplice – spiega il manager Sundas – lunedì invieremo alla Fifa un’articolata proposta per mettere ordine nel mondo dei procuratori sportivi. Proponiamo una norma che preveda che un agente non possa avere più di 100 giocatori professionisti in procura e non più di 10 top player che ovviamente saranno individuati per il monte ingaggi. In questo modo eviteremo che l’oligarchia di alcuni procuratori impedisca a tutti gli altri di poter lavorare e soprattutto non accadranno più vicende mortificanti come lo scippo di Verratti o il balletto del contratto dei fratelli Donnarumma. Dove ragazzi appena maggiorenni sono stati sballottati in un assurdo valzer di milioni di euro, orchestrato da un procuratore affamato di guadagno. Lo scorso anno criticammo la signora Vanda Nara per aver definito tutti gli agenti come pescecani, ma davanti a certi fatti è difficile non rimanere sdegnati. Sia chiaro, non abbiamo nulla contro Mino Raiola che è indubbiamente un professionista scaltro e competente, ci chiediamo però se faccia bene alla credibilità del mondo del calcio avere un procuratore che contemporaneamente gestisce gli interessi di top player che tutti insieme hanno un valore di mercato di oltre mezzo miliardo di euro. E conseguenti ingaggi milionari. Una batteria di campioni come Pogba del Manchester United, Verratti de PSG, Donnarumma del Milan, Balotelli del Nizza, Lukaku del Manchester United ed altri 50 giocatori considerati campioni. Se dalla Fifa e dall’Uefa non avremo riscontri, siamo pronti ad intraprendere tutte le strade che l’ordinamento civile e lavoratori consente”.