“Ora che leggiamo sulla stampa che è definitivamente saltata la trattativa per la cessione del Genoa alla Sri Group, possiamo raccontare la verità ai tifosi rossoblù che da settimane seguono con apprensione le traversie societarie”.
E’ sul piede di guerra l’agente Fifa e manager internazionale, Alessio Sundas, che nel ruolo del mediatore aveva presentato ufficialmente al presidente Preziosi una proposta per l’acquisto del Genoa Football Club da parte di un famoso imprenditore toscano.
“La nostra lettera di intenti per l’acquisto della società rossoblù è stata consegnata al presidente Preziosi lo scorso 25 settembre – prosegue Sundas – nel momento in cui si è compreso che la trattativa con Gallazzi potesse non andare in porto. Abbiamo seguito la prassi indicata dal presidente del Genoa, inviando la lettera di intenti per stabilire condizioni, parametri e valori su cui discutere. L’imprenditore che rappresento, un nome gigantesco dell’economica italiana, era pronto al closing nel caso fosse stata raggiunta una intesa. Con stupore abbiamo appreso dalla stampa che il presidente Preziosi avrebbe incaricato il direttore generale Zarbano di individuare un advisor, forse americano, per trattare con eventuali acquirenti che si facessero avanti. Col pretesto che la trattativa sia il più trasparente possibile. Siamo amareggiati dall’ostracismo del massimo dirigente rossoblu nei confronti della nostra proposta che non è stata nemmeno tenuta in considerazione. I tifosi del Genoa debbono sapere che la proposta ufficiale per acquisire il pacchetto di maggioranza delle quote societarie prevedeva l’attuazione di un immediato piano di consolidamento economico e rilancio tecnico della più antica squadra di calcio italiana. Eravamo disposti a discutere di tutte le questioni più delicate sul tappeto, come il pagamento dei debiti con il Fisco e la valutazione dei giocatori. Preziosi preferisce chiedere l’intervento di fantomatici Advisor d’oltre oceano, chiudendo la porta in faccia ad uno dei più importanti imprenditori italiani che sarebbe pronto a prendere il timone del club e portarlo verso grandi traguardi. Ad iniziare dall’annosa questione dello stadio in convivenza con la Sampdoria. L’imprenditore, del quale non posso ora fare il nome per motivi di riservatezza e questioni di quotazione in Borsa, sarebbe ancora disposto trattare direttamente col presidente Preziosi, ma senza passare per società di controllo non ben specificate. Stiamo parlando del titolare un’azienda di spessore internazionale che non ha davvero bisogno di controllori che si mettano a leggere le credenziali per deciderne la serietà. Chiediamo pubblicamente al presidente Preziosi di spiegare ai tifosi del Genoa perché ha cestinato la nostra proposta senza nemmeno degnarsi di prenderla in considerazione. Non si può parlare di volere una trattativa trasparente se poi ci si rifiuta di guardare negli occhi chi potrebbe salvare veramente il Genoa”.